Caso armi chimiche porto Gioia Tauro: GD Calabria sconcertati
I GD Calabria esprimono preoccupazione per la scelta del governo nazionale, di voler procedere alle operazioni di trasbordo dei 1500 container contenenti le armi chimiche, sequestrate al regime siriano di Assad, nel porto di Gioia Tauro.
"Assumere una decisione così importante - si legge in una nota - senza informare i sindaci della zona, è uno schiaffo alle autonomie locali. Siamo sconcertati per il modo in cui tutto è avvenuto. Ci chiediamo come mai il governatore calabrese, che era stato informato già il 9 Gennaio, non abbia informato il sindaco di Gioia Tauro e tutti i sindaci del comprensorio che oggi sono comprensibilmente preoccupati.
È inaccettabile, che il governo si ricordi del porto, considerato da tutti l’ingresso d’Europa, solo per operazioni di questo tipo. Peccato che il governo non abbia avuto la stessa attenzione verso Gioia Tauro quando si è trattato di procedere ai tagli, e quindi, ai licenziamenti da parte della ditta portuale. Abbiamo cambiato tre governi negli ultimi anni, ma l’attenzione verso il meridione, e la Calabria in particolare, rimane nulla.
Siamo stanchi di essere trattati così, sono stanchi i nostri amministratori, lasciati soli nella loro azione quotidiana, ma sono esausti soprattutto i calabresi che ogni giorno lavorano per far crescere questa bellissima terra che troppo spesso viene dimenticata. Naturalmente apprezziamo che le autorità internazionali siano riuscite a compiere un tale disarmo, considerato il più importante di sempre nella zona Medio Orientale, e speriamo che questo possa contribuire alla pacificazione del popolo siriano, lacerato da una guerra civile che lo percuote da anni. Resta comunque la nostra ferma condanna per la inadeguata sensibilità dimostrata ancora una volta dalle istituzione verso la nostra terra".