Il Garante dell’Infanzia sulle operazioni di disarmo nel porto di Gioia Tauro

Calabria Attualità

Il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza interviene con riferimento alle decisioni assunte dal Governo Nazionale di autorizzare il trasbordo di armi siriane nel porto di Gioia Tauro per lo smaltimento di materiali nocivi - notizia resa pubblica dagli organi di informazione.
"Posto che - si legge in una nota - trattasi, per come riferito dai rappresentanti del Governo, della più grande operazione di disarmo degli ultimi 10 anni; che altri due trasbordi di 60.000 tonnellate di materiale nocivo nel porto di GT sono già avvenuti nel 2011 e nel 2012, senza alcun coinvolgimento delle amministrazioni locali o preventiva informazione, nonostante la titolarità delle competenze in materia sanitaria e di igiene pubblica; le Autorità locali,anche in questo caso,come già in passato,nulla avrebbero saputo se la notizia non fosse stata diffusa dagli organi di informazione".
Inoltre, sottolinea che "tale vicenda ha destato forte preoccupazione nella popolazione anche perché: al Sindaco del luogo(e anche a quelli delle comunità circostanti) compete potere di ordinanza contingibile e urgente in caso di emergenze sanitarie e igiene pubblica ai sensi del T.U. n. 267/2000; il Presidente della Provincia esercita le competenze di difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità indicate dall’art. 19 T.U. n. 267/2000; l’Azienda Sanitaria Provinciale compete “la tutela della salute …. attraverso il Servizio Sanitario Nazionale...”, ai sensi dell’art. 1 del D.lgs n. 502/1992 e successive modifiche e integrazioni, ancora oggi a detti Enti Locali e la società che gestisce la movimentazione dei containers nel porto di Gioia Tauro, non sono state rese note le modalità con cui sara’ effettuato il trasbordo delle sostanze nocive; le famiglie di molti minori, tantissimi studenti delle scuole di primo e secondo grado e donne in gravidanza hanno svolto pubbliche, pacifiche manifestazioni( ed altre ne svolgeranno) perché vogliono essere informate dalle istituzioni deputate sulla sicurezza delle operazioni di disarmo chimico che avverranno nel porto di Gioia Tauro e avere le dovute garanzie che nessun rischio ambientale possa derivarne".
Inoltre, richiama l'attenzione sul fatto che "la Costituzione della Repubblica riconosce a tutti i cittadini pari dignità; la Repubblica ha il compito di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana; la Convenzione di New York considera il diritto alla vita e il diritto alla salute diritti inerenti ad ogni fanciullo; che è dovere della Repubblica garantire senza distinzione di condizioni individuali, nel rispetto dell’eguaglianza a tutti il diritto alla salute".
Sollecita i destinatari della presente, ciascuno per le proprie competenze, al compimento di ogni adempimento utile e necessario ad evitare che con l’avvio delle previste operazioni di disarmo chimico nel porto di Gioia Tauro possa determinarsi violazione dei diritti fondamentali alla salute ed alla vita dei fanciulli calabresi.
La Garante, infine, chiede "ai destinatari della presente competenti di volere documentare e trasmettere: le modalità di spostamento del materiale nocivo tra le due navi all’interno del porto di Gioia Tauro; in cosa consistano le garanzie reali poste a tutela del diritto alla salute e alla vita, nelle specifiche connotazioni, sanitaria e giuridica, per ciascun individuo minore calabrese, potenzialmente interessato dal rischio
ambientale che potrebbe essere generato dalle suddette operazioni di disarmo dei prossimi giorni nel porto di Gioia Tauro.
Quanto sopra viene richiesto al fine di consentire l’esercizio del potere di vigilanza in ordine alla effettiva tutela e realizzazione, ovvero violazione, del diritto alla salute e alla vita dei minori e delle donne in gravidanza che possono essere messi potenzialmente a rischio durante le su individuate operazioni di disarmo chimico".
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Con la presente si chiede all’On. Ministro dell’Ambiente formale audizione.
Analoga richiesta di formale audizione viene rivolta agli Onn. Presidenti delle Commissioni Bicamerali per l’infanzia e diritti umani

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