Porto di Gioia Tauro; Stasi: determinati ad andare avanti sull’istituzione della Zes
“L’attenzione riservata in questi giorni verso il porto di Gioia Tauro deve certamente essere accompagnata da misure concrete. Così come lo stesso presidente Scopelliti lo ha ribadito, è necessario un segno di attenzione da parte del governo nazionale. Da mesi la Giunta e poi il Consiglio regionale all’unanimità hanno approvato la nascita della Zes, la Zona Economica Speciale nel porto di Gioia Tauro, promuovendo nei confronti del governo nazionale una proposta di legge. Questo importante provvedimento è fermo nelle varie commissioni parlamentari".
E' quanto ha dichiarato la vicepresidente della Regione, Antonella Stasi, sulle ultime questioni riguardanti il porto di Gioia Tauro, aggiungendo che "Se lo scalo gioiese viene definito da tutti unico e strategico per le sue caratteristiche, l’approvazione della Zes sarebbe un modo per dimostrare al territorio che il governo nazionale e l'Europa ritengono il porto calabrese non solo come area di stoccaggio di merci pericolose ma, soprattutto, come infrastruttura strategica europea e volano di sviluppo dell'economia nazionale”.
“Sono queste le risposte concrete che ci attendiamo dall’esecutivo nazionale. Il Presidente Scopelliti - ha evidenziato la Stasi - su questo provvedimento specifico ha scritto recentemente una missiva al Premier Letta e proprio qualche giorno fa il Ministero degli Affari Europei ha dato la disponibilità ad aprire un tavolo, disponibilità che si deve tradurre operativamente”.
“La sicurezza dei territori viene prima di ogni altra cosa e nessuna azione sarà realizzata in Calabria nel caso in cui dovesse ipotizzarsi un minimo rischio per i cittadini ed i lavoratori del porto. Ma oggi, più di prima come governo regionale, siamo determinati ad andare avanti sull'istituzione della Zes, molto di più in questi giorni dopo che il governo ha gridato al mondo intero il valore e l'importanza di questo porto. Adesso - conclude la vicepresidente - il Premier Letta dovrà dimostrarlo con i fatti”.