Armi chimiche siriane a Gioia Tauro dichiarazione di Speranza (Sel)
“E' sacrosanta la preoccupazione e la protesta dei sindaci e dei cittadini della piana di Gioia Tauro, nonché di tanti cittadini calabresi, per la decisione presa dal governo Letta-Alfano, con il silenzio-assenso di Scopelliti, di fare approdare a bordo di due navi danesi trecentocinquanta tonnellate di armi chimiche siriane nel porto di Gioia. La Calabria viene puntualmente considerata come luogo a sovranità limitata, pronto ad ingoiare di tutto, dai rifiuti tossici alla armi chimiche senza che il governo e la politica regionale battano colpo”. E’ quanto dichiara il Coordinatore Regionale SEL Calabria Gianni Speranza.
“La salute dei cittadini – continua la nota - ed in primo luogo dei lavoratori del porto di Gioia Tauro non può essere barattata e la nostra regione non può essere trattata sempre come luogo nel quale tutto deve essere subìto senza proteste. Mi auguro un sussulto di dignità, si mettano al primo posto la salute dei Calabresi e del Territorio. Chiederò ai nostri parlamentari di dare voce a queste preoccupazioni e alle proteste di queste giorni”.