Coldiretti Calabria: 40 Consiglieri obiettivi ambiziosi del Consiglio Regionale
“E’ giusto, che il Consiglio Regionale deve rappresentare i diversi punti di vista che esistono nella cittadinanza. Per poterlo fare in modo adeguato non può essere troppo piccolo e perciò dimezzare quasi il numero dei consiglieri regionali calabresi sarebbe eccessivo! E poi, sarebbe uno spettacolo desolante vedere l’Aula Consiliare, progettata per più ampi consessi, tristemente vuota con decine di posti non occupati: un vero e proprio spreco!”. È quanto afferma Pietro Molinaro presidente della Coldiretti Calabria.
“Sulla scorta di una priorità di tale portata, Molinaro ritiene, che vadano mobilitati i cittadini affinché si diano da fare per “scovare” e far ritornare in Calabria 15mila persone (questo è il numero che pare manca) in modo che i residenti nella regione, superino la fatidica soglia di 2milioni di abitanti evento che permetterebbe di avere 40 consiglieri regionali e non 30. Questo, consentirebbe alla nostra regione di non retrocedere dal gruppo di testa che la vede tra le prime regioni in Europa e mantenere i suoi primati: occupazione, sviluppo, crescita, benessere e coesione.”
“Quindi – ammonisce Molinaro - non mettiamo troppa e altra carne a cuocere e concentriamoci su questo obiettivo strategico altrimenti finisce con un nulla di fatto!! In fondo ci vuole – prosegue – un ultimo sforzo, perché prendendo a base il censimento ISTAT del 2011 la popolazione era di 1.959.050, il “censimento bis” effettuato dal Consiglio regionale ha visto lievitare la popolazione a 1.985.000 (+ 26mila), adesso lo scarto è minimo e sarebbe un vero peccato non raggiungere questo importante risultato. Non vorremmo che questo deficit di rappresentanza, influisse sulla capacità di prendere decisioni: sarebbe davvero imperdonabile!! E poi, se questo non accadesse, gli oneri per la classe politica aumenterebbero. Oggi ogni consigliere rappresenta 38173 cittadini, con il Consiglio a 40 ne rappresenterebbe 49625 ed a 30 66166: davvero una fatica disumana!!! Un dubbio però ci assale: ma non è che all’appello mancano tanti (troppi) giovani, e non solo, che sono stati costretti ad emigrare perché non hanno trovato in Calabria occasioni di lavoro o condizioni per intraprendere e quindi vanno via e formano poi le loro famiglie da altre parti?”.