Convegno “Antonio Serra e il suo tempo”

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Antonio Serra non è solo il nome di una strada o di un istituto scolastico cosentino.

Secondo un famoso economista del secolo scorso, Joseph Shumpeter, è stato il primo economista della storia moderna. Non la pensavano così Karl Marx e Friedrich Engels che considerarono Serra “solo” un monetarista, in una polemica culturale che appare lontanissima al comune sentire di oggi.

Antonio Serra, autore del “Breve trattato delle cause che possono far abbondare li regni d’oro e d’argento dove non sono miniere; coll’applicazione al Regno di Napoli”, nell’unica traccia che ha lasciato di sé dichiara la sua origine cosentina nel frontespizio.

Era il 1613. Sono passati 400 anni.

Lo scorso mese di ottobre si è svolto a Napoli un vero e proprio simposio culturale, intorno alla figura e alle teorie di Antonio Serra. Due giorni di studi che hanno raccolto ricercatori provenienti da ogni parte del mondo.

La BCC Mediocrati, che pure ha partecipato a quelle giornate, ha perciò pensato di dare alle stampe un testo su Serra, accogliendo la proposta avanzata dal giornalista Oreste Parise. Un testo che fosse, nello stesso tempo, introduttivo e divulgativo.

“Antonio Serra e il suo tempo”, questo il titolo del libro, vuole essere proprio questo: una guida per coloro che non hanno mai sentito parlare di Serra e della sua teoria economica, oltre che uno stimolo ad approfondire l’argomento per saperne di più.

Per non limitare al solo territorio cosentino la conoscenza di questa importante figura della storia dell’economia moderna, la Banca ha coinvolto la casa editrice nazionale del movimento del Credito Cooperativo, ECRA, che ha inserito il testo nel proprio catalogo provvedendo alla distribuzione sull’intero territorio nazionale.

Antonio Serra, il suo tempo e il libro scritto da Parise ed edito da ECRA, saranno presentati lunedì 27 gennaio, alle ore 9.30, nella Sala De Cardona della BCC Mediocrati. Al convegno parteciperanno, oltre all’autore, i prof.ri Rosario Patalano dell’Università Federico II di Napoli; Erik S. Reinert, dell’Università di Tallin (Estonia) e Alessandro Mazzitelli dell’Università della Calabria.