NCD: studenti calabresi protagonisti al primo convegno dei giovani
Si è tenuto il 18 ed il 19 Gennaio a Pesaro il primo convegno dei giovani del NCD, a cui hanno partecipato 1300 giovani provenienti da tutta Italia.
A questo incontro hanno preso parte i militanti di Studenti Tricolore, formazione apartitica studentesca di centrodestra, che, invitata dal NCD giovanile calabrese, hanno presenziato al focus group "Scuola e Università: valorizziamo la formazione"
In questa commissione, si sono distinti due giovani cosentini: Mario Russo (16 anni), del Liceo Classico Bernardino Telesio e Davide De Caro (18 anni), del Liceo Classico Gioacchino da Fiore, entrambi eletti alla Consulta Provinciale degli Studenti di Cosenza.
I due, in rappresentanza dei tesserati del neonato movimento studentesco, hanno presentato due documenti, facendosi carico delle istanze degli studenti italiani.
Nel primo, contenente degli spunti sulla riforma della scuola, hanno proposto l'ampliamento orizzontale e verticale dell'orario scolastico e l'ottimizzazione delle strutture scolastiche sul modello nordeuropeo, una maggiore governance per i consigli d'istituto, una migliore valutazione del sistema scolastico, tramite l'ampliamento del personale ispettivo, criteri di valutazione superiori e aggiornamento costante degli insegnanti, oltre che l'individuazione e il reinvestimento degli sprechi e delle diseconomie.
Il secondo verteva sulla campagna di sensibilizzazione che il movimento sta portando avanti nella provincia di Cosenza contro il malcostume della richiesta del contributo scolastico volontario, come condizione necessaria per l'iscrizione, ribadendo la volontarietà di questa erogazione liberale.
-Siamo soddisfatti del lavoro portato avanti in questi mesi- hanno dichiarato i due -che ci ha permesso di distinguerci a livello nazionale, nel nome del bene degli studenti-.
La note si conclude con un plauso nei confronti del NCD giovanile calabrese che ha mostrato interesse nei confronti dell'impegno degli Studenti Tricolore, in controtendenza ai partiti nazionali che, da troppo tempo, hanno smesso di partire dalla base giovane per la formazione della classe dirigente futura.