Tutela della spesa pubblica, operazione della finanza nel catanzarese
Un importante operazione di servizio, in materia di tutela della spesa pubblica, è stata effettuata stamani dalla guardia di finanza di Catanzaro. I particolari saranno illustrati nel corso di una conferenza che si svolgerà alle 10,30 presso la caserma “Soveria Mannelli” del comando provinciale del capoluogo ed a cui parteciperanno il procuratore aggiunto della Repubblica, Giovanni Bombardieri, ed il comandante provinciale della Gdf, il generale, Antonio de Disi.
h 10:13 | Due arresti e 460 persone denunciate. È il bilancio dell'operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Catanzaro che ha scoperto una truffa ai danni dell'Inps, perpetrata attraverso assunzioni fittizie di falsi braccianti. In mattinata, nel corso di una conferenza stampa, saranno illustrati i particolari della vicenda.
Agli arresti domiciliari sono finiti un imprenditore di Maida, Domenico Notaris e un commercialista, Antonino Porcaro, che avrebbero messo in piedi, secondo l'accusa, un'associazione per delinquere finalizzata al compimento una truffa sistematica ai danni delle istituzioni interessate.
Secondo quanto sarebbe emerso dall'inchiesta, sarebbero stati percepiti contributi previdenziali per falsi braccianti agricoli, oltre al conseguimento di fondi per il sostegno ad attività agricole mai svolte. Il provvedimento ha riguardato anche il sequestro di beni per equivalente.
Nell'inchiesta sono coinvolte anche la moglie e le figlie dell'imprenditore che avrebbero avuto, però, solo un ruolo di rappresentanza, essendo amministratrici di diritto e prestanomi al servizio del capo dell'associazione, dal momento che avevano assunto le funzioni di rappresentanza legale e di amministrazione delle diverse strutture imprenditoriali.
Nel corso della conferenza stampa che si è svolta a Catanzaro, nella sede del Comando provinciale della guardia di finanza, il generale Antonio De Nisi e il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri hanno sottolineato che "la truffa è stata avviata sin dal 2006, sfruttando la possibilità di procedere con autocertificazione per ottenere i trattamenti di sostegno al reddito, oltre che per accedere ai fondi europei e regionali destinati all'agricoltura".
Secondo gli inquirenti, "Notaris ha utilizzato le imprese intestate a lui o ai suoi familiari per mettere in piedi la truffa, mentre Porcaro si sarebbe occupato non solo degli aspetti contabili e amministrativi, ma anche di gestire una serie di compiti meno importanti, fino alla consegna dei soldi indebitamente percepiti". L'indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore Carlo Villani, mentre l'ordinanza di arresto e' stata firmata dal gip Abigail Mellace.
h 16:34 | C'è anche una Porsche tra i beni sequestrati all'imprenditore catanzarese Annibale Notaris, nell'ambito dell'operazione che ha portato agli arresti domiciliari lo stesso imprenditore e il commercialista Antonino Porcaro, oltre ad un avviso di garanzia nei confronti di 459 falsi braccianti agricoli.
La Porsche, secondo quanto ricostruito dalla guardia di finanza, era intestata al nipote di Notaris che, come evidenziato dagli inquirenti in conferenza stampa, "è un minore di anni 10". Eppure, nonostante la giovane età, risultava essere il proprietario della potente fuoriserie che, invece, era del nonno. (AGI)