Asp Vibo: Gdf segnala danno erariale per oltre 3,5 milioni di euro
La Guardia di Finanza di Vibo Valentia al termine di un’attività investigativa a tutela della spesa pubblica nel comparto sanitario ha segnalato al Procuratore Regionale presso la Corte dei Conti di Catanzaro un danno erariale per oltre 3,5 milioni di euro nei confronti dei componenti del management pro tempore dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia.
Il nocumento accertato dai finanzierisarebbe scaturito da illecite modalità con cui l’Asp di Vibo Valentia, tra il 2008 ed il 2011, avrebbe erogato al personale dipendente cospicue indennità derivanti sia dal “fondo incentivante” che dal “fondo produttività”.
La finalità di tali elargizioni, che sono voci accessorie dello stipendio, è quella di rendere merito, premiandolo in denaro, allo sforzo profuso dal personale per raggiungere determinati risultati gestionali sulla base di obiettivi, programmi e progetti di incremento della produttività e di miglioramento della qualità del servizio.
Al termine delle indagini della Guardia di Finanza di Vibo Valentia è emerso che queste indennità di produzione sarebbero state erogate nonostante alcune irregolarità adottate nella procedura per accertare l’efficienza del personale in questione, nonché in presenza del mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’azienda sanitaria.
Ulteriore aspetto accertato dalle fiamme gialle riguarderebbe l’inesistenza di una contabilità analitica di cui l’Asp avrebbe dovuto dotarsi, essendo una condizione necessaria ed imprescindibile al fine di procedere alla corretta corresponsione delle indennità, come previsto dalle norme in vigore dal 1996 (e ribadite dalla Legge Regionale n. 11 del 2009).
L’adozione di tale contabilità, basata sull’istituzione di appositi centri di costo, avrebbe consentito all’azienda sanitaria di definire preventivamente i targets da raggiungere nel corso dell’anno di riferimento nonché di verificare a consuntivo se gli stessi fossero stati o meno raggiunti. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, al termine delle indagini, che hanno richiesto l’esame di migliaia di schede di valutazione del personale, hanno constatato che tutte le schede di valutazione venivano redatte con notevole ritardo rispetto alla tempistica prevista dai regolamenti.
"In definitiva, - concludono gli inquirenti - le evidenti e conseguenti responsabilità amministrative sono state ascritte nei confronti di 7 soggetti facenti parte in periodi diversi della direzione aziendale del citato ente, i quali con le proprie condotte hanno autorizzato il pagamento di tali indennità determinando il danno erariale contestato".
I militari, inoltre, hanno proceduto a segnalare gli stessi soggetti alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia per il reato di abuso d’ufficio in quanto, nel deliberare la corresponsione delle somme sopra indicate, avrebbero cagionato un danno nei confronti dell’ASP di Vibo Valentia, nonché un ingiusto vantaggio patrimoniale nei confronti di tutto il personale, costituito da circa 1660 dipendenti tra medici (350), dirigenti tecnici ed amministrativi (60) e personale del comparto (1250).