Reggio Calabria, manifestazione del Pd l’8 febbraio

Reggio Calabria Politica

"Lo stile di vita dei politici, che vogliono cambiare le attuali regole del gioco, deve essere assolutamente trasparente, e chiaro deve essere il progetto politico. Servono regole semplici e comprensibili così come è sempre avvenuto in tutti i tempi". E' quanto scrive in una nota Antonia Lanucara, dirigente provinciae del Pd reggino.

"In questo frangente - continua la nota - nel quale più di un ministro si è difeso rispetto al proprio operato, non è banale ricordarsi che vizi privati e pubbliche virtù non possono essere più condivisi, il “privato è politico” e la responsabilità nelle situazioni di illegittimità determina il voto di scambio.

Oggi nei vari Talk Show registriamo una reazione collettiva nei confronti di chi è preposto a programmare la politica che Ahi noi! Da arte del cambiamento produce arroganza, non rispetto umano per le altrui intelligenze, vedi il dott. Mastropasqua che ha accumulato circa 25 cariche dalle quali non intende dimettersi. Chi pensa, in “politica agita”, al bene delle persone deve assumere pronte azioni al di la di quelle che devono essere assunte dalla magistratura.

Ritengo, nella fattispecie, che si debba chiedere al Parlamento una speciale Commissione che sappia esercitare una costante azione di controllo assumendone ogni responsabilità. Ieri, erano i politici e i sindacati a vigilare con orgoglio, oggi si dovrà guardare al nuovo modo di procedere pensando e proponendo regole e forme nuove di partecipazione così come coralmente viene richiesto.

Ecco, la credibilità dei singoli politici e degli attuali partiti va verificata nella pratica del “fare” e il fare non può essere solo la legge elettorale. Pesanti sono ancora le richieste dei disoccupati in Calabria, è proprio qui che bisogna sviluppare ogni fantasia e il territorio ci aiuta.

I Costituenti nel 1946, dopo lo sfascio della guerra, a fronte di quei grandi problemi non hanno dedicato tempo agli scontri ideologici, eppure c’erano, eccome! All’epoca quella Commissione dei 75 Parlamentari, presieduta dall’on. Ruini, iniziò i lavoro per scrivere la Costituzione il 20 luglio 1946 e li concluse il 31 gennaio 1947.

Quell’Assemblea Costituente, presieduta dall’on. Terracini, iniziò l’esame il 4 marzo 1947 per concludere definitivamente con la votazione della Carta Costituzionale il 27 dicembre 1947. Quei Costituenti ed il popolo dolente ci hanno regalato una grande lezione di democrazia. Ma davvero, oggi, senza rivolgere lo sguardo a quel “fare” possiamo pretendere di mettere in moto questo paese?

Ora qui, a Reggio Calabria, dobbiamo scendere in piazza con il buon intento di dare forza a chi forza non ha; a dare voce a chi voce non ha! Ecco perché l’8 febbraio il PD reggino chiama a raccolta una città stremata che deve urlare per essere ascoltata. Basta con i prepotenti che hanno governato. Facciamo un urlo democratico con umiltà e sentimento: i poveri e i disoccupati non possono aspettare!"