Pianopoli, consiglieri di minoranza attaccano il sindaco sulla discarica
“Sorprendono le dichiarazioni del Sindaco che manifesta il suo no l’ampliamento del 4 lotto della discarica, come se fosse il risveglio da un brutto sogno. Troppo tardi però, perché il danno ormai è fatto”. E’ quanto sostengono i consiglieri comunali di cinoranza del Comune di Pianopoli Rifiorati e Talarico e Scalise.
“Le sue dichiarazioni – continua la nota - uscite pubblicamente, a breve distanza dalla notizia degli arresti per smaltimenti illeciti di alcuni vertici della Daneco SpA, sembrano più un’azione di carattere politico che non una presa di coscienza e preoccupazione per la salute dell’ambiente e dei cittadini.
Il Sindaco dimentica che lui e la sua maggioranza hanno voluto e sostenuto la realizzazione dell’opera, cosi come hanno concordato la richiesta di ampliamento del 2° e 3° LOTTO.
Dov’era il nostro sindaco quando evidenziammo le anomalie progettuali riscontrate nel primo progetto, che portarono al sequestro della discarica ed all’avvio di una procedura penale per i progettisti? Allora gli amministratori ed i tecnici del comune e della regione (all’epoca di centro sinistra, a dimostrazione che le responsabilità politiche a riguardo sono trasversali) “ furono tratti in inganno” dai progettisti, che esponevano una realtà diversa dei luoghi. Tali difformità vennero riscontrate dal gruppo di minoranza, guidata dal capogruppo Francesco Mercuri, insieme a pochissimi cittadini di buona volontà.
Eppure nonostante ciò, nessuna preoccupazione per l’inadeguatezza del sito, bastò una modifica del progetto e tutti pronti a dare il benestare alla grande opera: la mega-discarica.
Il maldestro tentativo di oggi di uscirne a tesata alta, con un No all’ampliamento o con la richiesta di provincializzazione dei conferimenti, non svincolerà mai i nostri amministratore dalla responsabilità di aver voluto e sostenuto la realizzazione della discarica.
Anche nell’ultima campagna elettorale rimarcammo la gravità di avere una discarica, mentre il sindaco la sosteneva perché a suo dire avrebbe portato benessere.
Oggi purtroppo si verificano le preoccupazioni prospettate, i nodi sembrano venire al pettine: l’inadeguatezza del sito è dimostrata dalle diverse chiusure per frane che si verificano a seguito di piogge battenti; la difficoltà di controllare la qualità dei conferimenti si ravvisa con l’arresto di alcuni esponenti Daneco per smaltimento illecito; in passato, sia noi come minoranza che i gruppi ambientalisti, abbiamo sollecitato l’applicazione del conferimento provinciale dei rifiuti, per come previsto dalla legge regionale scongiurando il primo l’ampliamento.
Si assuma le sue responsabilità il Sindaco insieme al suo gruppo, scusandosi con la gente di Pianopoli e dei comuni vicini per il disagio ambientale creato. Il rischio persisterà anche dopo la chiusura della discarica negli anni avvenire, interessando le future generazioni che non hanno avuto modo di decidere su questa opera.
Ci chiediamo che prospettive possa avere la regione in futuro in materia di rifiuti, se ancora si pensa a creare buche per seppellire immondizia con la compiacenza degli amministratori locali, invece di puntare seriamente a strade alternative in primis con la raccolta differenziata diffusa. In altri posti i sindaci sono scesi in prima linea con la fascia tricolare per bloccare le discariche, non hanno demandato agli ambientalisti il compito di recarsi agli assessorati con le brandine.
Anche se in futuro non dovessimo più occuparci di politica locale, noi ci batteremo ancora contro la discarica per come abbiamo fatto da dieci anni ad oggi, con l’impegno e la determinazione di chi sa di fare la cosa giusta per i figli di oggi e di domani.
Parteciperemo all’incontro di oggi pomeriggio a Cancello e saremo pronti a contribuire alla costituzione di un comitato che abbia come obbiettivo primario,oltre che la chiusura della discarica ed il no a futuri ampliamenti, la lotta per pretendere una riqualificazione dell’area ed un costante monitoraggio del sito soprattutto dopo la chiusura della discarica”.