Pescavano in zona protetta, denunciati 11 bulgari nel vibonese
Undici cittadini stranieri regolari sono stati denunciati dal Corpo Forestale dello Stato di Vibo Valentia perche' sorpresi ad esercitare la pesca all'interno dell'oasi protetta del lago Angitola. Sono due le operazioni condotte nei giorni addietro dal personale dei Comandi Stazione Forestali di Vallelonga, Polia e Vibo Valentia che hanno comportato il deferimento delle undici persone, tutte di nazionalita' bulgara nell'ambito di servizi predisposti dal Comando Provinciale di Vibo Valentia e finalizzati al controllo costante dell'oasi di protezione del Lago, ricadente all'interno del Parco Naturale Regionale delle Serre, e che nei mesi addietro hanno gia' prodotto il deferimento all'autorita' giudiziaria competente di altri cittadini sempre di nazionalita' estera. Anche in questi due casi, i responsabili sono stati sorpresi dal personale operante intenti a pescare, forniti di canne telescopiche dotate di mulinello, sulle rive del fiume Angitola ed all'interno del medesimo Lago. La prima operazione, condotta dal Comando Stazione di Vallelonga, ha visto il coinvolgimento di quattro persone, mentre la seconda operazione, condotta dai Reparti di Polia e Vibo Valentia, ha visto, invece, il coinvolgimento di altre sette, residenti tra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria. Considerato, pertanto, che tutte le persone coinvolte stavano esercitando la pesca in zona interdetta, tra l'altro senza essere neanche in possesso della licenza di pesca, in entrambe le circostanze, gli agenti hanno sequestrato le canne da pesca ed il relativo pescato, parte del quale e' stato rimesso in libertà nelle acque dello stesso lago.