Lavoro: manifestazione nazionale il 14 marzo a Roma, USB aderisce
“I lavoratori pubblici e la pubblica amministrazione in generale, continuano ad essere oggetto di attacchi continui ed indiscriminati da parte dei vari governi che si stanno succedendo. – Si legge in una nota di USB P.I. Calabria - Con la scusa della crisi in atto, crisi non causata certamente dai lavoratori, ma dalle banche e dai grandi gruppi finanziari, da anni vengono colpiti i dipendenti pubblici e vengono ridotti i servizi per i cittadini.
Così assistiamo, da un lato al blocco degli stipendi dei lavoratori (fermi al 2009) ed ad un abbassamento dei loro diritti, dall'altro alla chiusura di uffici ed alla riduzione di servizi anche in settori primari come la sanità. La Calabria è quella che sta pagando di più in termini di chiusure di strutture pubbliche (scuole, ospedali, tribunali) e di scadimento dei servizi.
Il coordinamento regionale di USB pubblico impiego Calabria, a Lamezia Terme, nel prendere atto dell’insostenibilità di questa situazione, ha deciso di aderire alla manifestazione nazionale indetta dal coordinamento nazionale USB P.I. per il prossimo 14 marzo a Roma, facendo proprie le parole d'ordine della manifestazione:
No alla spending review fatta contro la pubblica amministrazione, rinnovo immediato dei contratti economici, riduzione della forbice retributiva tra dirigenti e dipendenti, cancellazione del deleterio decreto Brunetta, reinternalizzazione dei servizi pubblici con assorbimento del personale, diritto alla salute ed alla sicurezza. – Prosegue la nota - La vera spending review che andrebbe fatta, ma che non viene mai affrontata seriamente, è quella che vede una seria lotta all’evasione fiscale che sottrae ogni anno 160 miliardi di euro dalle nostre casse e quella alla corruzione che ci costa altri 60 miliardi!
In vista della manifestazione nazionale, - conclude la nota - USB P.I. Calabria, ha deciso di promuovere, da qui al 14 marzo, una serie di manifestazioni ed assemblee sui posti di lavoro, per far prendere coscienza ai lavoratori che cambiare è possibile, se si muovono tutti in una stessa direzione.”