Ex Lsu-Lpu. Fumata nera dopo l’incontro in Prefettura, Usb: pronti allo sciopero
Lo scorso martedì 7 giugno, presso la Prefettura di Catanzaro, si è svolto il tentativo di conciliazione a seguito della proclamazione dello stato di agitazione da parte dell’Unione Sindacale di Base del personale ex Lsu-Lpu impiegato nei Comuni calabresi.
All'incontro con la delegazione dell’Usb Pubblico Impiego hanno partecipato i rappresentanti dell’Ufficio Territoriale di Governo del capoluogo bruzio e della e Regione Calabria.
La Sigla ha ritenuto invece “pesante” l'assenza dell'Anci, ribadendo come non sia questa “la prima volta che un organismo così importante non partecipa a incontri e riunioni per affrontare il futuro dei diversi precari che mantengono in piedi i comuni calabresi” Ma giudicata ancora più rilevante anche l'assenza della politica, “la sola in grado di poter superare la serie di cavilli burocratici che continuano a lasciare lavoratori con contratti anche a 15-16 ore settimanali” viene precisato dall’Usb.
Il sindacato spiega infatti che è da gennaio scorso, dopo l'equiparazione tra LPU e LSU del dicembre precedente, che questi lavoratori attendono, senza risposte al momento, l'aumento dell'orario di lavoro “che troppo spesso non permette loro di poter mantenere in maniera dignitosa la propria famiglia”.
Per il sindacato e argomentazioni della Regione non sarebbero servite a rasserenare gli animi, né a poter dare rassicurazioni ai lavoratori, così il tentativo di conciliazione ha avuto purtroppo un esito negativo.
“Chiediamo con forza al Presidente Occhiuto, dopo le dichiarazioni in pompa magna dei mesi scorsi, di attivarsi tempestivamente con tutta la delegazione parlamentare calabrese per sbloccare questa situazione che sta assumendo connotati grotteschi” affermano ancora dall’Usb ribadendo che non verranno accettati ulteriori rinvii, e che si è pronti a proclamare lo sciopero del personale ex Lsu-Lpu calabrese e ad attivare ogni azione necessaria.