Lsu/lpu, Usb Calabria: niente pagamenti, il 25 protesta davanti alla Regione
“Avevamo voluto crederci e ci eravamo illusi di avere a che fare con una politica capace di mantenere gli impegni assunti dopo la manifestazione e gli incontri dello scorso 11 settembre al consiglio regionale. Infatti - si legge in una nota della Federazione Regionale USB Calabria - siamo usciti dalla riunione con la presidente f.f. Stasi, l’assessore Salerno, solo dopo che tutti i capi gruppo in consiglio, maggioranza ed opposizione, avevano votato all’unanimità, un ordine del giorno autorizzava la Giunta regionale a sforare il patto di stabilità per poter pagare così i lavoratori LSU-LPU".
"Ma, come troppo spesso succede - prosegue la sigla - la politica raramente mantiene i suoi impegni nei confronti dei lavoratori, così oggi la situazione è tutta variata, e non c’è alcun pagamento né per i lavoratori LSU LPU, né per i cassa integrati e precari in genere. L’unico preoccupazione che ha avuto la giunta regionale nell’ultima riunione prima dello scioglimento, è stata quella di fare le vergognose nomine dei nuovi manager delle strutture ospedaliere (infischiandosene persino del governo nazionale), con altre spese in uscita per la regione. Evidenti i fini elettoralistici di questa manovra che merita solo l’indignazione di tutti noi.Anche perché i soldi, come detto dagli interlocutori regionale, ci sono (i 25 milioni di euro che il Governo nazionale ha inviato per pagare gli arretrati 2013), a meno che questi soldi non siano stati destinati per altre esigenze clientelari della politica regionale"
"Se la giunta regionale si trincera dietro il patto di stabilità - aggiungono dall'USb - che è una misura contabile che interessa i bilanci del Paese e degli enti locali e che ha come finalità quella di ridurre l’indebitamento pubblico, questo deve valere per tutti e non solo per chi ha uno stipendio da fame. Cos’altro deve succedere allora per portarci in piazza tutti i 5.000 lavoratori Lsu-Lpu e mostrare a questa pseudo classe dirigente calabrese la rabbia di chi non ce la fa più ad andare avanti e di chi davvero non vuole più essere preso in giro? Cos’altro ancora? Adesso basta, davvero! Per questo motivo, lanciamo l’iniziativa per i lavoratori Lsu Lpu, ma aperta anche ai disoccupati e a tutti gli altri lavoratori precari, di unirla questa rabbia e di mobilitarci insieme, presentandoci tutti quanti il 25 settembre alle ore 10,00 sotto la sede dell’assessorato regionale al lavoro a Catanzaro. Lavoratori - conclude la nota - andiamo a chiederlo di persona perché non ci vogliono pagare per il lavoro svolto, il 25 settembre 2014 ore 10 a Catanzaro Assessorato al Lavoro, via Lucrezia della Valle a Catanzaro!”