Lsu e Lpu. USB incontra il Vice Presidente della Giunta regionale: “Basta disparità tra lavoratori”
Si è tenuto ieri presso la Cittadella regionale un importante incontro tra la Vice Presidente della Giunta regionale con delega al lavoro, Giusy Princi, Roberto Cosentino, direttore generale del Dipartimento Lavoro, e l'organizzazione sindacale USB.
I temi affrontati ormai sono ben noti, a partire dall'importante risultato ottenuto con l'equiparazione da parte del Governo degli Lpu e degli Lsu e il riconoscimento di ulteriori 20 milioni di euro, somma che verrà divisa tra i vari comuni e che dovrebbe portare in dote all'incirca 18 mila euro per ogni lavoratore. Queste risorse verranno trasferite nei comuni appena il decreto legge sarà riconvertito, previsto pe ri primi di marzo.
In merito, l’USB ha precisato che si sta impegnando presso i vari ministeri per cercare di accelerare l'iter e quindi avere nel più breve tempo possibile queste risorse disponibili per i lavoratori e, inoltre, ha affrontato la questione dei due mesi di vacatio sulla quale la Regione Calabria ha garantito che i lavoratori non perderanno nulla.
Nel corso dell’incontro è stato un punto ritenuto “fondamentale” per USB, ossia la problematica degli orari di lavoro. Ribadendo che ogni lavoratore porterà in dote 18 mila euro, il Sindacato ha precisato che “non è possibile accettare contratti che non siano adeguati e dignitosi. Lavoratori che hanno iniziato un percorso similare, oggi si trovano con situazioni spesso notevolmente differenti e discriminanti: non è possibile che ci siano lavoratori impiegati a 36 ore e altri a 14 ore”.
Per questo, l’Usb ha chiesto con forza alla Regione di “chiedere urgentemente un tavolo di trattativa con l'ANCI e pretendere per tutti i lavoratori un contratto a 36 ore: le risorse impegnate dal Governo non possono essere dirottate e utilizzate per altre voci di spesa dell'ente, a discapito dei lavoratori stessi. E si chiede ai Comuni di farsi carico almeno degli oneri contributivi, aumentando così le risorse per questo obiettivo”.
Infine, USB ha annunciato che sulla questione non arretrerà di un passo evidenziando che “In tutti questi ultimi anni, a causa del blocco delle assunzioni, le piante organiche degli enti locali si sono ridotte all'osso, troppo spesso incapaci di garantire i servizi essenziali alla cittadinanza senza fare ricorso alle varie forme di precariato”.
“Dare contratti dignitosi – hanno concluso i rappresentanti del sindacato - sarebbe un riconoscimento per questi lavoratori necessari al funzionamento della macchina pubblica”.