Castrovillari nella convenzione per la valorizzazione dei beni culturali
Un patrimonio inestimabile da sempre riconosciuto e pronto per essere maggiormente rilanciato nell’interesse del bene comune e “dell’umana dimora”: la nostra Terra.
“Castrovillari è tra i cento enti pubblici calabresi firmatari della convenzione con la Regione Calabria per la valorizzazione dei beni culturali”. A renderlo noto l’Assessore Giovanna Castagnaro a margine della giornata tenutasi nella sede della Fondazione "Terina" di Lamezia Terme, durante la quale è stato presentato il bando di prossima pubblicazione di 8 milioni di euro -PO Calabria FESR 2007/2013 Linea di Intervento 5.2.5.1- , contenente azioni volte a sostenere lo sviluppo di attività imprenditoriali all'interno delle filiere culturali. “Il bando attualmente in pre - informazione sul sito www.regione.calabria.it/istruzione, sarà pubblicato sul BURC – spiega l’amministratrice - alla fine di questo mese. Dopo la pubblicazione si avranno a disposizione 45 giorni per presentare le domande di finanziamento. Tra i beni, oggetto di valorizzazione – ricorda- anche il Castello Aragonese ; una buona occasione, comunque, per il rilancio di un settore, quello culturale, molto prospero ed attivo nel capoluogo del Pollino”.
“Il bando- precisano il Sindaco, Domenico Lo Polito, e l’assessore, Giovanna Castagnaro- è in sintonia con gli obiettivi dell’Amministrazione, interessata a dare il proprio contributo in maniera seria e puntuale al processo di riqualificazione dell'offerta turistica territoriale,attraverso una gestione attenta e razionale del Patrimonio materiale e immateriale locale, con la finalità di incrementare i livelli di domanda e gli standard del servizio ai turisti”.
Il patrimonio culturale, pur essendo ancora oggi una risorsa poco sfruttata a dispetto delle sue notevoli potenzialità ed attrattive, se opportunamente valorizzato, può divenire un volano per lo sviluppo economico locale, soprattutto nella misura in cui si integrano risorse e servizi all’interno di un’area connotata da identità territoriali forti e riconoscibili.
“ La finalità che ci auspichiamo – aggiungono gli amministratori- è, dunque, la creazione di sistemi culturali integrati, fondati su trait d’union funzionali alla enogastronomia, all’ambiente, all’architettura, alla tradizione ed a tutto ciò che hanno espresso le capacità di uomini e donne nella storia ed ancora oggi, pronte ad innescare processi di crescita e di tutela sostenibili, che possono avviarsi concretamente solo con la messa in rete del patrimonio che caratterizza il Territorio, principio che sta perseguendo questa Amministrazione con il “filo rosso”.
“Con questo convincimento – concludono Lo Polito e Castagnaro- siamo sicuri che incentiveremo la possibilità di ampliare, su base Territoriale, l’offerta culturale e dei servizi che sostengono l’accoglienza e che non possono fare a meno di quelle capacità imprenditoriali, interessate a mettersi in gioco per creare valore aggiunto e migliori opportunità di offerta nel mercato turistico, sempre alla ricerca di quelle nuove strade, battezzate come “new way”, che legano l’esistente alla tradizione ed a quelle testimonianze che le ribadiscono nel nome della cultura e del costume di ciascun popolo.”