Calcio: Cosenza; Guarascio, onorato essere presidente centenario
"Per me è davvero un onore essere il Presidente del Cosenza nell'anno del Centenario. In questi mesi e in questi anni ho imparato a capire cosa sia il valore dei colori rossoblu per la città e per la provincia, cosa ci sia dietro l'attaccamento alla squadra e cosa significa questo traguardo dei 100 anni che domenica festeggeremo". Lo afferma, in una nota diffusa dall'ufficios tampa della società, Eugenio Guarascio Presidente del Cosenza Calcio. "Il mio intendimento, quando presi la guida della società, era - spiega - quello di collocare il Cosenza in una dimensione diversa da quella in cui era precipitato. In un paio d'anni, con errori e cadute, credo che ci siamo riusciti e ci stiamo riuscendo. Il ritorno tra i professionisti e' stato importantissimo ma ora questo magnifico campionato che i lupi stanno disputando ci deve far fare un altro e ancora più importante salto di qualità. I festeggiamenti più belli di questi 100 anni carichi di passione e di storia credo - continua - saranno quando avremo la matematica certezza del nuovo salto di categoria, in una dimensione che comincia ad avvicinarsi a quello che Cosenza e la sua provincia e il Cosenza meritano. Ci manca poco ma occorre tenere la tensione sempre alta. Il 2014 sara' l'anno vero del centenario se porteremo a casa questo risultato e tutti i festeggiamenti saranno più maturi, più veri, più adeguati al nostro lavoro. Lo dico perchè il Cosenza è dei tifosi. Sono loro il patrimonio vero, la linfa vitale di una squadra, che non e' una società per azioni ma il cuore di una passione collettiva. I tifosi della città, di un'intera regione, di un'intera provincia in cui, l'ho potuto apprezzare in queste ultime settimane, non sono mai venute meno la speranza, il tifo, la vicinanza. Il Cosenza e' anche dei tanti tifosi e sportivi che vivono lontano dalla Calabria e anche dall'Italia. Noi lavoriamo - conclude - perche' questo rapporto si solidifichi, si cementi, si irrobustisca, in uno spirito che tende ad unire le forze migliori; non alimenti altre passioni se non quelle del tifo per la squadra. Solo cosi' questi 100 anni saranno ben ricordati e saranno ben festeggiati e solo così noi renderemo onore a chi ha fatto grande questa squadra: i calciatori, i dirigenti, i tecnici, il personale tutto".