Arte Sacra: a Santa Severina due giornate di studio promosse dall’AMEI

Crotone Attualità

Nell’ambito delle manifestazioni AMEI, l’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani, sabato 15 e domenica 16 febbraio si sono sviluppati due importanti eventi culturali a Santa Severina: il convegno della dottoressa Alexsandra Vlaovic e la relazione dello storico Francesco Le Pera.

La studiosa montenegrina, introdotta dal sindaco Diodato Scalfaro e la dottoressa Marilisa Morrone, ha svolto una presentazione che riguardava la chiesa dell’Addolorata, ex cattedrale di Santa Severina. La sua importanza nella storia medievale, un faro nella metropolia del marchesato e soprattutto i cambiamenti architettonici che ha subito nel corso dei secoli. Numerosa è stata la partecipazione del pubblico nelle sale del Castello, grazie anche alla presenza di molti alunni del Liceo Classico D. Borrelli e della scuola media di Santa Severina, che durante la giornata sono stati i protagonisti della visita alla chiesa dell’Addolorata accompagnati dalle professoresse Antonella Parisi e Teresa Amoruso con il supporto storico del professore Giuseppe Barone. Saranno proprio questi ragazzi che in occasione delle Giornate di Primavera, promosse dal FAI, saranno i “ciceroni” dell’antica chiesa chiusa al rito e al pubblico da circa un secolo!. Mentre i ragazzi della Scuola media, durante le giornate saranno “ciceroni” degli altri importanti edifici.

Interessanti notizie sono emerse dalla relazione della Dott.ssa Vlaovic, che ha sottolineato come la chiesa dell’Addolorata sia stata molte volte studiata in quanto esempio raro di architettura medievale; altra notizia importante è emersa grazie al ritrovamento di un documento del 1739 scoperto dal Prof. Giuseppe Barone all’interno del prezioso Archivio Storico Diocesano. La dott.ssa Morrone leggendolo e illustrandolo ha spiegato come da questo documento si deduce chiaramente il periodo in cui la chiesa venne trasformata architettonicamente , poiche divenne sede di una importante Congrega.

Nella giornata di domenica si è svolta, questa volta all’interno delle nuove sale del Museo Diocesano di Arte Sacra di Santa Severina, l’attesa relazione del dell’ex preside del Liceo Classico, il professore Francesco Le Pera. Lo storico santaseverinese ha dato ancora una volta dimostrazione della sua illustre conoscenza e capacità di cercare negli archivi e nelle biblioteche, da vero umanista, informazioni, curiosità, relazioni che riguardano la nostra cittadina. Con un’approfondita analisi storico-artistica ha raccontato e aggiornato ai presenti le vicende che hanno rivisto l’ex chiesa dell’Oratorio, ora sede del comune di Santa Severina, convegno promosso dal Circolo Unione di Santa Severina e dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi. Dalla relazione sono emerse notizie importanti. Infatti, grazie allo studio dei documenti presenti nell’Archivio Diocesano, lo storico ha illustrato le vicende della Congrega, ospitata nella chiesetta, dove ora sorge il Palazzo Comunale. Documenti che illustrano chiaramente anche lo stato economico in cui versava Santa Severina fra il XVII e XIX secolo. Altri documenti attestano la presenza di Opere d’Arte commissionate dalla Congrega, oggi ospitate nel Museo Diocesano o collocate in altre chiese della Diocesi. Come la preziosa tela dell’Ultima Cena del 1667 oggi collocata in una chiesa di San Mauro Marchesato.

Durante i due giorni è stato possibile visitare, nelle nuove sale del Museo, la Mostra allestita dal Prof. Giuseppe Barone dal titolo “ Opere d’Arte Restaurate e da Restaurare”. Fra queste opere anche le opere pittoriche restaurate recentemente, grazie al progetto MUDIC finanziato e voluto dalla Regione Calabria. Le opere che versavano in pessimo stato di conservazione erano state recuperate e segnalate dal compianto Don Misiti, già Direttore del Museo.

A coronare questi due giorni di Arte e Cultura il servizio trasmesso da RAI 3 su Santa Severina. Infatti, nell’ambito della Trasmissione “ Alle Falde del Kilimangiaro”, in occasione del concorso sui Borghi d’Italia – dove si potrà anche votare da casa, dal mese di marzo- Santa Severina è stato scelto come Borgo d’Italia, per rappresentare la Calabria e i suoi Borghi da scoprire.