Flc Cgil, Terzo congresso provinciale di Catanzaro
Le Camere del Lavoro della Cgil, Il sindacato nazionale numericamente più rappresentativo dei lavoratori, in queste settimane sta svolgendo i congressi territoriali, in cui si discutono e si contestualizzano le azioni che la CGIL nazionale ha indicato per uscire dalla crisi, contro le discriminazioni, per tutelare chi oggi non ha lavoro, non ha diritti, non ha welfare.
Il congresso costituisce anche occasione, per l’organizzazione , di verifica sul lavoro svolto e rappresenta l’opportunità, attraverso l’ ascolto e i contributi al dibattito dei suoi iscritti, di rivedere e correggere le modalità dell’azione sindacale. Non e’ un passaggio convegnistico , ma una necessaria riflessione sul come essere e dove essere influente nelle dinamiche lavorative e di sviluppo del nostro Paese.
La FLC-CGIL di Catanzaro incontrerà i suoi delegati il 26 febbraio a Soverato presso la sala del Ristorante Miramare.
Interverranno nella discussione l’esponente territoriale della Camera del lavoro Bruno Talarico, il Segretario Regionale FLC-CGIL Gianfranco Trotta ed il Segretario Nazionale FLC-CGIL Americo Campanari. La platea congressuale sarà costituita da 56 delegati, eletti dai lavoratori iscritti alla FLC – CGIL nelle assemblee di base che si sono svolte in tutta la provincia nel mese scorso.
Nel congresso sono rappresentati tutti i settori della conoscenza: scuola infanzia, primaria, secondaria, AFAM, Università e ricerca; e tutte le categorie dei lavoratori della scuola: docenti, personale direttivo, amministrativo tecnico ausiliario; proprio per offrire ai partecipanti il punto di vista dell’intera filiera dell’istruzione.
Il titolo che il segretario uscente, Arnaldo Maruca, ha scelto per l’iniziativa è indicativo della discussione che si svolgerà nella giornata: “Dall'infanzia all'università sempre diritto".
Lo slogan si ricollega al documento congressuale nazionale della CGIL, che per le politiche dell’istruzione rivendica una serie di interventi quali la gratuità del diritto allo studio per tutto il ciclo della scuola dell’obbligo, borse di studio per l’accesso e il proseguimento dell’università, servizi che garantiscano agli studenti fuori sede la mobilità e gli alloggi; in sintesi: un vero e proprio welfare dello studente.
L’obiettivo che La CGIL propone è quello di alzare i livelli di istruzione della popolazione, realizzando l’apprendimento permanente per uno sviluppo sociale ed economico che si basi sulla conoscenza e sulla competenza diffusa. Propone, ad esempio, un governo della ricerca che favorisca interazioni con i sistemi di sviluppo e dia impulso all’innovazione dei processi e dei prodotti.
I giovani e il loro futuro devono rappresentare la bussola per l’iniziativa della CGIL, l’orizzonte verso cui indirizzare impegno, risorse, iniziative e mettere in campo una lotta serrata per un piano del lavoro per i giovani, da troppo tempo scomparsi dalla scenario politico, tutto impegnato a cambi e ricambi della sua compagine,e per la riforma dell’istruzione.
A tal proposito, Il segretario Arnaldo Maruca, rimarca lo stato indecoroso in cui versa oggi la scuola.
La dispersione scolastica continua e i giovani che non studiano e non lavorano tra i 15 e i 24 anni sono 2 milioni e più della metà di essi hanno solo la licenza media; la lunga fase di disinvestimento e di tagli ha favorito la profonda distanza con gli altri paesi europei.
Abbiamo pochi laureati, le iscrizioni sono in calo e gli investimenti nella ricerca sono al di sotto della media europea. Innalzare l’obbligo scolastico a 18 anni è ormai un’esigenza per rendere i nostri ragazzi competitivi.
Occorre valorizzare istruzione ricerca con organici stabili e funzionali.
Entrando nel merito dei vari ordini di scuola, le proposte sono: la generalizzazione della scuola della infanzia. La scuola dell’infanzia deve essere un diritto e non un servizio individuale a domanda.
Nella scuola primaria bisogna ripristinare i modelli organizzativi di qualità che abbiamo conosciuto prima della ministra Gelmini .
Nelle scuole di istruzione superiore sarebbe opportuno istituire un biennio comune unitario orientativo, per consentire ai ragazzi una scelta più consapevole.
Forte accentuazione dovrebbero avere le esperienze laboratoriali in tutti gli ordini di scuola.
Per un’ottimale riqualificazione degli istituti tecnici e professionali, devono essere potenziate le esperienze che consentono ai ragazzi di apprendere in situazioni lavorative.
L’istruzione professionale deve essere riformata con percorsi integrati tra formazione regionale e istruzione pubblica.
Questi in grandi linee gli spunti su cui si svilupperà la discussione e su cui i delegati esprimeranno i loro contributi e le loro esperienze, ciascuno per il settore di appartenenza.
Di conseguenza, dal ragionamento a tutto tondo sullo stato dell’arte , in provincia, sulle dinamiche attualmente operanti nel campo dell’istruzione, sulla situazione contrattuale dei lavoratori e dal documento politico che verrà elaborato, scaturiranno le linee guida che orienteranno la politica della FLC – CGIL provinciale per i prossimi 4 anni e la composizione degli organismi dirigenti che riverseranno impegno personale, professionalità e passione civile, nell’espletamento di questa importante e non facile attività sindacale sul territorio provinciale.