Libri: l’adolescenza inquieta raccontata da Campanella e Parsi
"I ragazzi sono inquieti perchè vivono in un contesto nel quale i loro genitori faticano a diventare adulti". Cosi' Mario Campanella ha concluso il convegno di presentazione del libro " Maladolescenza, quello che i figli non dicono" (Piemme edizioni) scritto insieme a Maria Rita Parsi, svoltosi ieri sera al Teatro Alfonso Rendano di Cosenza.
"Le 15 storie riportate nel libro ci restituiscono un'adolescenza stagnante - ha detto il giornalista - imbrigliata in una transizione che diventa indefinita e con una precarietà eletta a unico nume". Il giornalista ha citato "Il Muro" di Jean Paul Sartre "un libro che per noi era il fulcro dell'esistenzialismo e che indicava la strada verso l'indipendenza. I giovani di oggi sono i nostri figli- ha aggiunto il giornalista - e cioè i figli di generazioni contaminate dell'edonismo degli anni ottanta". Campanella ha parlato "dell'ipersessualizzazione "dell'adolescenza che, come scrive Mario Trevi, "diventa un ghiotto boccone per adulti perversi. La politica snobba l'adolescenza- ha concluso Campanella- e permette alla sen Mussolini di difendere pubblicamente il marito, sul quale pesano gravi indizi di colpevolezza per la vicenda delle baby squillo, e di continuare a sedere tranquillamente nella Commissione parlamentare per l'infanzia:una cosa assurda ". (AGI)