GD Calabria sul comune di Catanzaro
"I Giovani democratici Calabria intendono manifestare il pieno supporto alla causa sostenuta in queste ore, a Catanzaro, dai nostri rappresentanti in consiglio comunale, dal partito, dalla giovanile, dalla buona cittadinanza catanzarese, al fine di ripristinare la legalità nel capoluogo di regione". E' quanto si legge in una nota dei Gd di Catanzaro.
"La città - continua la nota - e il comune sono giunti probabilmente nella fase più problematica che abbiano mai attraversato. Le intercettazioni rese pubbliche dalla stampa, in questi ultimi giorni, ci mostrano una classe dirigente ampiamente abusiva, artefice di una velenosa deviazione rispetto agli incarichi attribuiti. Settori vitali per il buon funzionamento dell’apparato pubblico vengono manomessi da amministratori assolutamente insensibili rispetto alle regole della trasparenza, della selezione che dovrebbero orientare un governo che si rispetti. Le cellule operative dello Stato risultano, in questi territori, paralizzate da sufficienza e qualunquismo, che celano un’inerzia in totale malafede, emblematica di un devastante sopruso politico. Assistiamo così inermi e increduli a questa pioggia di tangenti, favori di qualsiasi sfumatura, uffici compromessi dalla presenza di funzionari che si prestano a questi sporchi giochi, spinti da convenienze che non coincidono con le esigenze e le richieste della comunità. Imperdonabile lo smacco subito dal settore urbanistico, in cui un’amministrazione dovrebbe spendersi, a tutti i costi, per predisporre piani e misure che difendano i nostri territori dalle intemperie della natura e dagli attacchi delle cosche mafiose. Sergio Abramo e la sua giunta hanno consegnato invece il patrimonio di questa città ai propri compari, attivi nel campo dell’imprenditoria edile, contenitori di quantità inimmaginabili di consensi, che alla fine di goni tornata elettorale presentano il proprio salatissimo conto. Un conto che bisogna poi necessariamente pagare, per sopravvivere e mantenere intatte le proprie posizioni di privilegio. Il sacrificio della bellezza di questa terra, ecco in cosa consiste questo pagamento. Le condanne non bastano, noi chiediamo che vengano rimosse le figure poste al centro di questa vicenda e che non dovranno rimettere piede nei luoghi istituzionali, finchè non chiariranno il proprio ruolo in questo marasma. Sergio Abramo deve andarsene, senza se e senza ma, non c’è tempo per i rimpasti, la sua corrente ha rimediato una cocente sconfitta politica. Il fallimento è morale, l’etica ha la precedenza su ogni cosa.Abramo dia prova di quel briciolo di buon senso che gli è rimasto e rassegni le dimissioni, salvando la città, che sostiene di amare così tanto. Sempre se di amore si può continuare ancora a parlare".