Droga: Roberti, indagini transnazionali per battere i narcos
"Il dato più importante è questo quasi inedito modello investigativo tra tante forze di polizia e tante autorità giudiziarie, poi è importante che si risponda alla transnazionalità del crimine con la transnazionalità delle indagini, questo è il modello vincente". Così il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, ha sottolineato la sinergia tra nove paesi che, su imput della DDA di Reggio Calabria, ha permesso di eseguire un' operazione che ha condotto all'arresto di 44 narcotrafficanti internazionali. Quanto alla sempre maggiore presenza della 'ndrangheta oltre i confini della Calabria e dell'Italia, Roberti ha affermato: "Anche questo fenomeno del radicamento della 'ndrangheta in paesi europei ed extraeuropei, se riusciamo a coordinarci bene come in questo caso, prima o poi sarà sconfitto". Il procuratore capo della Dna ha spiegato che la presenza del Brasile, come paese da cui partiva la droga, non è una novità: "La novità casomai - ha aggiunto Roberti - è questa più stretta sinergia tra i broker internazionali di stupefacenti, italiani, brasiliani, ecuadoregni, montenegrini, c'è un po' di tutto". (AGI)