Criminalità: anche a Vibo il “braccialetto” per i detenuti
Parte anche a Vibo Valentia il "braccialetto elettronico" per i detenuti, strumento di controllo che accompagnerà la detenzione domiciliare.
L'annuncio è stato dato stamane nel corso di una conferenza stampa dal procuratore di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, dal presidente del Tribunale facente funzioni Antonino Di Marco, dal questore di Vibo Angelo Carlutti e dal comandante provinciale dei carabinieri Daniele Scardecchia. Vibo Valentia, quindi, fra i primi centri in Calabria, è pronta per l'uso del "braccialetto elettronico" che, a dispetto del nome, è di fatto una "cavigliera" che verrà applicata al detenuto mandato dal giudice a scontare la pena ai "domiciliari" o ad attendere il giudizio dai domiciliari.
Tale strumento di controllo per essere applicato dal giudice necessita del consenso dello stesso detenuto il quale in caso di rifiuto resterà in regime di arresti in carcere. Dentro l'abitazione del detenuto verrà quindi posizionato un congegno elettronico che "seguirà" la cavigliera in ogni spostamento, segnalando alla centrale più vicina delle Forze dell'ordine l'eventuale allontanamento dal domicilio da parte del detenuto. Si tratta di uno strumento previsto dalla recenti misure legislative approvate nel dicembre scorso per sfoltire le carceri e nella provincia di Vibo mira a liberare le forze dell'ordine dal controllo giornaliero di 565 detenuti che si trovano attualmente ai "domiciliari". (AGI)