Usura e tentata estorsione, tre assoluzioni
Il Tribunale di Catanzaro ha assolto dalle accuse di usura e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso due imputati del Vibonese ed uno di Crotone arrestati il 10 ottobre 2011 dalla Squadra Mobile di Catanzaro diretta da Rodolfo Ruperti. Le assoluzioni interessano: Paolo Potenzoni 32 anni, di Tropea (6 anni e 6 mesi la richiesta di pena); Rocco Chiarello, 54 anni, imprenditore di San Costantino Calabro, nel Vibonese (4 anni la richiesta); Silvio Scalzi, 41 anni, di Crotone (3 anni la richiesta di pena).
La vittima, del Catanzarese, sarebbe stata costretta secondo l'accusa sostenuta dal pm della Dda, Vincenzo Capomolla sulla scorta delle indagini della Squadra Mobile, a pagare interessi usurari con tassi oscillanti dal 120 al 180% su base annua. Nello specifico, Potenzoni, Scalzi e Chiarello, i primi quali erogatore del prestito a tasso usurario e il secondo quale intermediario con il debitore, nel 2007 e nel 2008 a fronte di un prestito di 10mila euro si sarebbero fatti consegnare la somma di 1.500 euro mensili con un interesse pari al 180% annuo che avrebbero percepito per circa otto mesi. Contestata anche la tentata estorsione, aggravata dalle modalità mafiose, in quanto gli imputati avrebbero minacciato la vittima e la moglie dicendo che li avrebbero rintracciati in ogni luogo se non avessero restituito il denaro. Impegnati nel collegio di difesa gli avvocati Bagnato, Grande, Mercadante e Falcone. (AGI)