Morano, il Comune presto proprietario del Monastero di Colloreto

Cosenza Attualità

Il Monastero di Colloreto diventa pubblico. Il Comune di Morano sarà presto il nuovo proprietario del vetusto complesso monastico fondato da fr. Bernardo Milizia nel 1546.

Lo straordinario risultato, storico e oltre ogni aspettativa, portato a casa dall’amministrazione Di Leone, segna la fine di un percorso molto complesso e spigoloso, avviato nel 2011 e proseguito con un fitto carteggio con Anas e Soprintendenza, sino all’attuale positiva definizione. La vicenda, che ha visto impegnato su più fronti il primo cittadino moranese, pertinace nel perseguire un traguardo che trascende ogni attesa, prende le mosse essenzialmente dalla preoccupazione, che l’antica costruzione potesse subire grave nocumento dai lavori di ammodernamento dell’A3 Salerno Reggio Calabria, nel tratto (Galleria di Colloreto) sottostante ad essa. Un’angoscia che ha tenuto altissima e costante l’attenzione e la vigilanza del Comune sui ruderi.

Sistematici e diuturni sono stati gli interventi del Sindaco all’indirizzo della Soprintendenza e dell’Anas, affinché si addivenisse a una soluzione condivisa ed efficace. Che fosse in grado, da un alto di tutelare e dall’altro di valorizzare il monastero. E così è stato. Impegno e volitività alla fine pagano. Accade nella vita, accade nella politica. Di Leone si reca nella Capitale, al Ministero per i Beni Ambientali e le Attività Culturali, e dimostra la validità delle sue perplessità alla presenza dei soggetti interessati e coinvolti. Le motivazioni addotte dal Sindaco, postulatore fedele di tutta la comunità moranese, vengono condivise e si disegna un accordo. Che consiste anzitutto e in primis nella redazione del piano particellare di esproprio ai privati da parte della Soprintendenza BAP di Cosenza, posto che l’impianto “risulta bene culturale soggetto a tutela monumentale ai sensi dell’art. 10 comma 3 lettera del D.Lvo 42/2004”. L’Anas, dal canto suo, provvederà ad erogare l’importo occorrente per l’avvio delle procedure ablative. Al progetto ci pensa il Sindaco. Che immediatamente si dota di un elaborato tecnico, che prevede il recupero della strada d’accesso, degli spazi e degli ambienti interni al monastero, comprese le scuderie, per un importo di 1.500.000,00 euro, e lo trasmette agli organi preposti per il finanziamento.

Nel pomeriggio di ieri l’epilogo: al protocollo del Comune arriva la Convenzione ufficiale sottoscritta dalle parti. Alea iacta est…

«Abbiamo inseguito con forte impegno e totale abnegazione un obiettivo che ritenevamo possibile», afferma Di Leone: «Si avvera il sogno accarezzato da intere generazioni, di regalare alla comunità locale il possesso dell’eremo, dall’indiscutibile valenza storico/culturale ma anche, e più ancora, affettiva. Sì perché Colloreto è parte inscindibile delle nostre radici e retaggio di fatti lontani nel tempo ma in verità mai sopite nel nostro animo. Altro che utopia! A chi verrà dopo di noi il compito di gestire e promuovere il sito a scopo turistico, sì da innescare quel processo virtuoso di sviluppo compatibile e sostenibile, di cui troppo spesso si parla ma assai raramente si porta a compimento».