Servizi straordinari di controllo del territorio: quattro arresti nella zona Tirrenica reggina
Intensa attività della Polizia di Stato per il contrasto alla criminalità nell’area tirrenica della provincia di Reggio Calabria nell’ambito dell’intensificazione di specifici servizi di prevenzione e controllo del territorio disposti dal Questore Guido Nicolò Longo. Quattro, infatti, sono state le persone arrestate nella giornata di ieri in altrettante operazioni condotte da personale del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro supportato dagli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine – Sez. Siderno.
Nella mattinata, in Melicucco, è stato tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente Pasquale Ciricosta, 23 anni, incensurato il quale nascondeva, in un terreno adiacente la propria l’abitazione, una busta contenente 220 grammi di marijuana, suddivisa in sei dosi, mentre.
A Gioia Tauro, è stato tratto in arresto in flagranza del reato di furto aggravato di energia elettrica, Benedetto Berlingeri, 49 anni con precedenti di polizia per associazione per delinquere di stampo mafioso, ricettazione e furto. Entrambi gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati posti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, per rimanervi a disposizione dell’autorità giudiziaria, tempestivamente informata, in attesa dell’udienza di convalida.
All’interno dell’area tirrenica, a Sinopoli gli investigatori del Commissariato di GIoia Tauro hanno arrestato in flagranza del reato di detenzione e porto illegale di arma da guerra clandestina e munizionamento Elio Arcangelo Morfea, 19 anni. L’uomo, nipote del latitante Giuseppe Crea, 36 anni, ha occultato sotto il tappetino anteriore dell’autovettura Panda una pistola semiautomatica munita di caricatore marca “Erfuri”, fabbricazione tedesca del 1918, calibro 9x19 mm, da ritenersi di importazione clandestina; 21 munizioni calibro 9x19 mm Luger, di cui 8 marca G.F.L., una marca S&B e 14 marca Win. Sette di questi si trovavano all’interno del caricatore inserito nell’arma.
A seguito del rinvenimento, è stata altresì eseguita una perquisizione domiciliare presso un’altra abitazione di proprietà dello stesso Morfea, nel corso della quale sono stati rinvenuti, occultati vicino al camino, 8 munizioni calibro 7,65. Le armi sequestrate saranno inviate presso il Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica per gli accertamenti di specifica competenza. Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Palmi a disposizione dell’autorità giudiziaria, tempestivamente informata.
In ultimo, a seguito di pressanti ricerche, si è consegnato agli investigatori del Commissariato di Gioia Tauro, Nicola Cucinotta, nato a Varapodio, 51 anni, residente a Palmi, proprietario del maneggio la “Casa del Cavallo”, dove lo scorso 15 marzo fu rinvenuto un laboratorio clandestino di armi e parti di esse avvenuto in Terranova Sappo Minulio all’interno di un capannone del maneggio.
Ieri sera il personale del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro ha rintracciato e tratto in arresto Cucinotta, con precedenti di polizia per danneggiamento, porto e detenzione abusiva di armi, estorsione e furto, proprietario del citato maneggio, destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Palmi il 17 marzo scorso per i reati di detenzione illegale di armi clandestine, parti di esse e ricettazione.