Discarica Pianopoli, Parentela e Nesci (M5s): ministro Galletti verifichi progetti ampliamento
«Il Ministro Galletti deve verificare se i progetti di ampliamento della discarica di Pianopoli (Catanzaro) siano conformi alla realtà del territorio interessato, al fine di scongiurare i conseguenti seri rischi per l'ambiente e la salute pubblica». Lo dichiarano Paolo Parentela e Dalila Nesci (M5S), che hanno presentato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente chiedendo che vengano recepiti tutti gli studi preliminari all’autorizzazione della discarica con particolare riferimento alle caratteristiche del terreno, in quanto risulterebbe sabbioso, instabile e franoso e alla presenza o meno nell’area di corsi e pozzi d’acqua.
«Sulla discarica di Pianopoli – affermano i deputati Cinque Stelle - sono stati sollevati numerosi dubbi e sono state avanzate proposte di revoca dell’autorizzazione, così come non sono stati tenuti in considerazione i possibili rischi e disagi ambientali che si producono sul territorio dei comuni limitrofi, in particolare quello della frazione Cancello del Comune Serrastretta che è il centro abitato più vicino alla discarica».
Tra le richieste di Parentela e Nesci, quella di riconsiderare l’intera gestione della discarica di Pianopoli, visto che il presidente del consiglio di amministrazione della Daneco Impianti Srl, Francesco Colucci, che gestisce la discarica, è stato recentemente raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’indagine “Black Smoke” relativa all’aggiudicazione della bonifica del sito di interesse nazionale di Pioltello e Rodano.
«Nell’indagine “Black Smoke” – affermano Nesci e Parentela – si sta verificando se alcuni rifiuti pericolosi siano finiti nelle discariche calabresi, tra cui quella di Pianopoli». «La classe politica calabrese – precisano i parlamentari – ritiene che compromettere il proprio territorio attraverso la costruzione o l'ampliamento di discariche sia il compromesso migliore per risolvere il problema rifiuti. Per noi questo è inaccettabile e quindi ci opponiamo con tutte le nostre forze a questa logica scellerata.
In quasi un ventennio di commissariamento – concludono Parentela e Nesci – il problema rifiuti in Calabria è lontano dalla soluzione e abbiamo speso oltre un miliardo di euro. La politica ammetta i propri limiti e consideri le soluzioni davvero efficaci come la strategia "Rifiuti Zero" proposta dal MoVimento Cinque Stelle, dai comitati e dalle associazioni ambientaliste già da diversi anni».