Elezioni amministrative. La Cgil chiede coraggio, impegno e trasparenza nelle scelte dei candidati
“E’ bene ricordare a tutti che se Reggio Calabria, così come altri Comuni della Calabria, sono stati sciolti per contiguità mafiosa o per infiltrazioni mafiose e poi commissariati, le cause vanno ricercate in una cattiva amministrazione della cosa pubblica da parte di intere classi politico-dirigenziali”. E’ quanto affermano i Segretari Mimma Pacifici (Cgil Rc-Locri) e Franco Manunta (Fp Cgil Rc-Locri) in merito alle gestioni commissariali dei Comuni.
Negli ultimi tre anni, nella provincia reggina, infatti, sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa diciotto Comuni.
“Il contributo che questa Organizzazione ha ritenuto di consegnare ad esponenti del mondo istituzionale e governativo – specificano – riguarda la legislazione sullo scioglimento delle Amministrazioni locali in caso di infiltrazioni mafiose. E lo abbiamo fatto pubblicamente, ieri, presentando il nostro "contributo" nel merito di un’aperta discussione pubblica su questo tema”.
“L’avvenuta gestione prefettizia dei Comuni nella nostra provincia – sottolineano i Segretari – non deve trasformarsi in alibi per una classe politico-dirigenziale che si è dimostrata incapace di gestire le amministrazioni comunali per il bene dei cittadini ma, sempre più spesso, rispondendo agli interessi di terzi. Il commissariamento dei Comuni è stata la conseguenza di un malagire politico che ha istituito un modello di spartizione di poteri. Amministratori senza scrupoli che hanno tradito i principi cardine della Costituzione”.
“Oggi, sottolineiamo che, in vista delle prossime elezioni amministrative, i partiti tutti dovrebbero porre la giusta attenzione verso non solo la scelta dei propri candidati che dovrebbe essere improntata su logiche di legalità e di merito; ma anche, su una netta e chiara presa di posizione rispetto alle cosiddette zone grigie”.