Sanità: Pacenza su Tavolo Massicci
“La constatazione è che il peggio sembra essere passato, la speranza è che da qui in avanti i calabresi possano usufruire di un sistema sanitario degno di questo nome grazie all’azione di risanamento messa in campo da questa Amministrazione regionale”. Così il presidente della III Commissione Sanità Salvatore Pacenza sugli esiti dell’ultima riunione del Tavolo Massicci a Roma.
“Ci sono tutte le premesse – commenta l’onorevole Pacenza – perché la ricostruzione abbia inizio. Tale convinzione nasce da più riscontri positivi evidenziati ieri nel corso della riunione del tavolo di verifica. Innanzitutto va consolidandosi sempre più quell'equilibrio di bilancio già preannunciato dal commissario ad acta Giuseppe Scopelliti nel mese di marzo. Questa è la premessa fondamentale che dà ragione su un piano di rientro, austero e impopolare, ma a cui non ci si poteva sottrarre.
Avendo centrato adesso il pareggio dei conti, si può passare alla programmazione per il futuro che trova sostanza nel nuovo programma operativo disegnato per la Calabria. Esso rappresenta il punto forte dei servizi sanitari in regione per gli anni a venire. La notizia buona sta nel fatto che, questo, ieri è stato salutato positivamente dai funzionari del ministero. A ciò si aggiunga gli apprezzamenti rilasciati pubblicamente dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin sull’azione di risanamento che, in maniera più o meno esplicita, preannunciano come in ambito sanitario esista la possibilità concreta che venga rimosso il blocco sulle assunzioni. Pareggio di bilancio significa inoltre dismissione dell’aggravio sulle tasche dei calabresi per quanto riguarda le addizionali Irap e Irpef nel 2014. Quest’ultima eventualità risulta di non poco conto visto che, la quota prelevata dalla Regione su tali imposte, ha pesato e non poco sugli stipendi dei cittadini.
Le incertezze che la minoranza esprime in queste ore su tutto ciò, dovrebbero invece concentrarsi sul fatto che, da qui in avanti, qualcun altro dovrà incaricarsi di assolvere tale compito difficile. Essendo la Calabria commissariata, infatti, è tempo di interrogarsi su chi ora verrà individuato dal governo come persona capace per portare a compimento un’operazione così delicata e che richiede una conoscenza assai approfondita del territorio. Spero che, nell’espletare tale adempimento, il governo utilizzi tutta la lungimiranza che il caso richiede”.