Armi: rilievi specialistici sul fucile dei due reggini arrestati ieri
I due arrestati ieri dalla Polizia di Stato di Reggio Calabria sono Andrea Pennestrì 25 anni e Massimo Toscano, 27 anni, entrambi reggini e responsabili di detenzione e porto in luogo pubblico di arma clandestina, ricettazione, spaccio e detenzione di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale.
I FATTI | Nella giornata di ieri personale in servizio presso la 4° Sezione Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, alle ore 15:20 circa nota, in prossimità del Ponte della Libertà, uno scooter di colore bianco con a bordo due persone indossanti caschi neri ed in particolare l’attenzione era attirata dalla targa, che riportava tre cifre occultate da uno scotch nero.
Gli operatori cercavano di avvicinarsi per procedere al controllo ma i due, si sono dati a precipitosa fuga. Avvisata la Sala operativa, è scattato l’inseguimento per le vie della città, durante il quale il passeggero dello scooter buttava via una borsa di carta di colore verde.
Una volta fermato lo scooter il conducente, ha cercato di dileguarsi e di nascondersi dietro una macchina ma è stato inseguito e bloccato insieme al passeggero.
Mentre sul posto arrivavano i rinforzi, personale dei “falchi” della locale Squadra Mobile e del “Poliziotto di Quartiere”, l’equipaggio della volante ha recuperato l’oggetto lanciato accertando che si trattava di un fucile calibro 12 marca Beretta P. modello “S685” con matricola “punzonata” ed “armato”.
Le conseguenti perquisizioni effettuate da personale della Squadra Mobile hanno consentito, tra l’altro, di rinvenire e sottoporre a sequestro a carico di Penenstrì, 15 cartucce calibro 12 dello stesso tipo di quelle utilizzate nel fucile e, all’interno del garage condominiale, sottostante al palazzo dell’abitazione, ulteriori 12 cartucce calibro 12 di varie marche nonché 210 involucri di carta stagnola e cellophane bianco contenenti cocaina confezionata “pronta alla vendita”.
Uno scooter Honda, provento di furto, del quale Pennestrì si attribuiva la disponibilità, è stato inoltre sottoposto al vincolo del sequestro così come lo scooter utilizzato per la fuga.
Tutto il materiale è stato sottoposto a rilievi specialistici a cura del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica che una volta messa in sicurezza l’Arma ne ha verificato le elevate potenzialità offensive. I due sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.