La stagione teatrale di “More” chiude con parole d’amore
La stagione “More”, organizzata da Scena Verticale al teatro Morelli, nell’ambito del progetto di residenza, chiude la sezione teatrale con uno spettacolo prodotto dal Teatro del Carro che, in Calabria, gestisce un’altra residenza,“MigraMenti. Poetiche del Viaggio”, a Badolato.
Nel settembre del 2012, nello spazio del Teatro comunale-ex centro polifunzionale, ha preso vita questo progetto di residenza teatrale, anch’esso triennale, che sta valorizzando una struttura messa a disposizione dal Comune facendone centro di promozione e diffusione culturale in quell’area del territorio regionale.
Scena Verticale spegne (momentaneamente!) i riflettori sul Focus Calabria con gli amici del Teatro del Carro - compagnia fondata nel 1986 da Pino Michienzi e Anna Maria De Luca - che venerdì 18 aprile (ore 21) propongono Madrigale, scritto e diretto da Luca Maria Michienzi, ispirato alla composizione poetica di uno dei più grandi poeti calabresi di adozione, Emilio Argiroffi, autore di “Madrigale siciliano con alfabeti e tamburi”.
E l’adattamento teatrale rispetta pienamente gli elementi essenziali del verso. L’intera elaborazione drammaturgica è infatti poesia recitata e, a tratti, cantata da una superba e struggente Anna Maria De Luca che “parla” la poesia come fosse discorso diretto, ora dialogo, ora sussurro intimo. Un incontro fra la poesia classica e contemporanea, rielaborato in un unico percorso d’amore, che sposa i suoni della tradizione musicale popolare riorganizzati da Mimmo Audino (fondatore, anima e voce dei ‘Marasà’), Giuseppe Gualtieri (fisarmonica e bandoneon) ed Attilio Gualtieri (corde e chitarre).
Tra le parole di Argiroffi e quelle di altri autori come Saffo, Nosside, Garcia Lorca e Alvaro, vi è pure un frammento del lavoro che Pino Michienzi ha compiuto sulla lingua calabrese, sul recupero dell’idioma puro, ricco di derivazioni greco-latine, di spagnolismi, di francesismi e dei più affascinanti fonemi arabo-normanni. Il corpo di Elena Santise che danza, non sulla musica ma sulle parole, diventa, così, specchio e alter ego fisico della voce e del corpo dell’attrice protagonista. Questo anche a sottolineare la scelta di uno spettacolo che si regge interamente sul verso poetico e sulla bellezza della poesia, che sempre di più si sta allontanando dalle nostre vite. Un progetto che volge lo sguardo ad una nuova proposta di teatro contemporaneo.
“Madrigale” chiude la sezione teatro, ma “More” ancora ci attende con due appuntamenti musicali: il 23 aprile il concerto delle “Glorius” e il 7 maggio quello di Peppe Voltarelli. E poi i laboratori: c’è molta attesa per quello sulla clownerie, tenuto da Marry Conway; mentre si preparano a presentare il lavoro di fine anno, i laboratori della Scuola di Teatro (diretta da Dario De Luca) e di MoreinTherapy (condotto da Gianfranco De Franco). E ancora in programma, il Festival Teatrabile 2014 ed una serie di appuntamenti dedicati alla danza. L’estate può attendere.