Teatro: al Morelli l’originale proposta di The Cult of Fluxus
Sposalizio sperimentale tra musica, recitazione e scrittura, “The Cult of Fluxus” nasce da un’idea dell’attore e regista Ernesto Orrico, autore dei testi pubblicati sulla rubrica di scrittura automatica di “Fatti al cubo”; dieci frammenti che poi, con la stessa immediatezza, vengono affidati ad alcuni musicisti di varia estrazione che li trattano sonoramente. The Cult of Fluxus è il risultato.
“Ho chiesto a questi manipolatori di suoni - dice lo stesso Orrico in una intervista sul web – di intervenire e di aggiungere qualcosa. Il tutto, anche se mediato da una post-produzione, ha a che fare con l’improvvisazione. Se tutti hanno rispettato i termini del gioco l’esperimento può considerarsi riuscito perché alla fine restituisce una verità artistica di approccio che parte dalla scrittura, passa dalla registrazione di una voce e sfocia nel riadattamento sonoro”.
Nel gruppo la voce, oltre a quella di Orrico, appartiene a Flavia Lisotti; loop e potenziometri, Mattia Argieri.
The Cult of Fluxus è narrazione frammentata, parola detta a voce piena, parola urlata, straziata, distorta... che si fonde e confonde con la ricerca di linee melodiche di matrice soul e con loop e beat di diversa provenienza. Performance aperta all'improvvisazione e al cambio rapido di coordinate sonore.
Le altre date in programma: 13 dicembre, Lamezia Terme; 18 gennaio, Taurianova.
Al concerto del Morelli si assiste con un ticket di 5 euro, compreso l’aperitivo.