Catanzaro, appello del consigliere Costanzo sul rilancio del centro storico
“Quando la politica viene messa da parte è una sconfitta per quei valori di cui la politica si nutre, la scelta democratica dei propri rappresentanti. Dai ministri agli assessori, quando chi amministra non risponde alla politica significa che sta venendo meno un principio fondamentale, quello dell'assunzione di responsabilità nei confronti della società che sceglie, attraverso l'esercizio del voto, da chi deve essere governato e chi invece deve fare democraticamente opposizione. Ho fatto questa premessa per introdurre un ragionamento che apparentemente può apparire banale o solo una mera questione da liquidare con un "poi si vedrà". Non è così. Quando il sindaco ha chiesto e ottenuto di avere mani libere per scegliere la nuova giunta, io avevo già esternato molte perplessità rispetto ad alcune questioni per le quali non solo non si trovava e non si è trovata soluzione, ma che non sono state proprio affrontate”. E’ quanto scrive il consigliere comunale Sergio Costanzo.
“Pur divergendo rispetto ad alcune cose con il sindaco -. Continua la nota - tuttavia faccio salva la sua buona fede e penso che quando ha detto di volere "una giunta tecnica", avesse in mente la possibilità di affidare l'amministrazione a gente che, forte delle esperienze di vita, in qualche modo potesse dare alle questioni più urgenti ed importanti della città quell' accelerata necessaria per dare risposte immediate alla gente.
Bene, questo per la questione centro storico non è avvenuto. Eppure l'assessore Carrozza, dirigente di un'associazione di categoria e componente della giunta della Camera di commercio i problemi che i commercianti di Corso Mazzini sono costretti a fronteggiare giorno per giorno dovrebbe conoscerli perfettamente.
Eppure ad oggi non abbiamo notizie di determinazioni concrete utili a far uscire il centro storico dalle secche di una crisi che da congiunturale sta diventando strutturale. Al contrario. Le tariffe per la sosta delle auto su Corso Mazzini e nelle vie limitrofe aumentano a vista d'occhio, mentre altre zone della città continuano ad essere zone franche. Eppure ai cittadini e quindi ai commercianti viene chiesto di pagare in egual modo le imposte comunali, senza che a tutti sia garantita un'equità di trattamento. Non ci si dica che la questione non riguarda nello specifico il settore guidato dall'assessore Carrozza. I commercianti non chiedono all'amministrazione e ai delegati del sindaco di studiare le loro campagne promozionali o di organizzare corsi per vetrinisti. I commercianti chiedono, a giusta ragione, una combinazione di provvedimenti che li metta nelle condizioni di rendersi concorrenziali sul mercato, che è l'unica cosa che a loro dovrebbe interessare. Quando diciamo che escludere la politica dalle amministrazioni significa non assumersi delle responsabilità vogliamo dire proprio questo. Gli esecutivi tecnici non rispondono ad un elettorato e probabilmente nella loro vita, terminata un'esperienza non lo faranno mai, dunque sentono di non avere responsabilità al di là dei compiti ragioneristici affidati loro. Gli eletti invece si sono messi in gioco per se stessi e per un candidato che poi è diventato sindaco grazie alla politica, loro sì che devono dare risposte ai cittadini. E i commercianti del centro storico ora ci chiedono risposte che noi esigiamo di avere da chi ha responsabilità di governo. In che termini l'assessore alle attività produttive ritiene di affrontare la vicenda, che sta diventando grottesca, di un centro storico ostaggio di vessazioni inspiegabili a solo vantaggio di un'altra parte della città che, ricordiamo, fa parte dello stesso comune e dove dovrebbero valere le stesse leggi? Attendiamo un'assunzione di responsabilità”.