Fiamma Tricolore Cosenza: “Cosa si festeggia oggi?”

Catanzaro Politica

“E già! E noi festeggiamo la liberazione! Oggi 25 aprile noi Italiani festeggiamo la liberazione, ma io mi chiedo cosa festeggiamo? Forse l’ invasione della nostra patria da parte di migliaia di disperati che ormai con frequenza giornaliera occupano le nostre coste - è del 18/04 la notizia che il numero dei migranti venuti via mare nei primi tre mesi del 2014 è stato di 13 volte superiore allo stesso periodo del 2013 - e questo grazie alle decisioni scellerate prese da questo governo con la complicità anche del Movimento 5 Stelle. Festeggiamo forse l’invasione nella nostra economia di prodotti di scarsa qualità provenienti dalla Cina, come nei nostri distretti tessili, l’invasione delle arance Marocchine a discapito degli agrumeti di Calabria e Sicilia - per altro avvalorata dai vari Pittella, Cofferati, Serracchiani, Albertini, Tatarella, ecc. -. Ah, forse ho capito, festeggiamo la disoccupazione ormai giunta a livelli di libertà assoluta - in Italia la maggior parte dei giovani, e non solo, è libera dal lavoro, sono circa 3.3 milioni gli Italiani senza lavoro ed il dato è destinato a crescere -, è forse questa la liberazione che festeggiamo?”. E’ quanto si legge in una nota di Marco De Filpo Segretario Provinciale Federazione Fiamma Tricolore di Cosenza.

“O probabilmente – continua la nota - festeggiamo il ritorno della mafia in Italia? Sappiamo tutti che i cosiddetti alleati si appoggiarono ai Mafiosi, già messi in fuga dall’Italia ed emigrati in U.S.A., per venire a “liberare l’ Italia” costringendo il Sud, e non solo, ad una vera occupazione che dura ormai da 70 anni dalla quale sembra impossibile essere liberati - chi ci ha provato adesso non è più con noi per “festeggiare il 25 Aprile”, e mi riferisco ai veri Eroi italiani quali sono stati Falcone, Borsellino, Chinnici, dalla Chiesa ecc., gente che ha combattuto in prima linea, non gente nascostasi nei boschi per evitare la leva e venuta fuori a guerra terminata passando pure per eroe delle resistenza -. Cosa abbiamo da festeggiare ancora non mi è chiaro, qualcuno dice la liberazione dalla occupazione tedesca, forse però non si è accorto che a dettare le condizioni della economia Italiana sono proprio loro i Tedeschi, che attraverso la moneta unica, altra liberazione Italiana - a tal proposito vorrei che qualcuno mi chiarisse il meccanismo di tale moneta come mai un marco ovvero circa 980 lire e diventato un euro e per noi Italiani ci sono volute quasi 2000 lire? -. Poi alcune leggi restrittive, quali ad esempio quelle sulle quote latte, hanno contribuito alla distruzione di una economia già messa a dura prova da tutti i governi avuti dal 1945 ad oggi, favorendo l’acquisizione di marchi storici nazionali quali Peroni, Locatelli, San Pellegrino, Carapelli, Perugina, Buitoni, da parte di società non Italiane che occupano le tavole dell’ Italia liberata.

A questo punto fatte tutte queste considerazioni, siamo proprio sicuri di festeggiare una liberazione il 25 Aprile? Non sarebbe meglio listare a lutto il tricolore e ricordare tale data come una sconfitta nazionale? Ad ogni modo io il 25 aprile festeggerò solo San Marco, ed invito tutti il 28 aprile a recarsi nella propria chiesa per richiedere una messa a suffragio dei defunti”.