M5s: Atam, cronaca di una morte annunciata. Il “fallimento” di dirigenti e politica
“In tempi non sospetti avevamo già denunciato pubblicamente lo stato finanziario disastroso dell'Atam e le gravi responsabilità politiche ( i debiti mai pagati dalla Regione Calabria) nonché dirigenziali (scelte gestionali incomprensibili con gravi lacune organizzative e logistiche ) con proteste pubbliche e richiesta di dimissioni dei soggetti ritenuti responsabili”. E’ quanto si legge in una nota del M5S.
“A seguito anche dell'aumento smisurato dei titoli di viaggio – continua la nota - e della bocciatura del Piano dei Trasporti Locale da parte del Ministero, abbiamo avuto a gennaio un incontro con l'Ass. regionale ai trasporti Fedele il quale ci aveva rassicurato sia rispetto all'estinzione del debito ( a suo avviso di non più di 10 milioni di euro a fronte dei 20 contestati) sia rispetto al ripristino delle tessere gratuite per gli ultrasettantenni subito dopo una nuova verifica dello stato di reddito degli utenti aventi diritto.
Ad oggi nessuno degli impegni assunti è stato ancora rispettato e sull'Atam è arrivata anche la scure della magistratura che ne ha chiesto il “fallimento” a fronte dell'impossibilità oggettiva di garantire, allo stato attuale, la prosecuzione ed il mantenimento dei servizi con una gestione economica sana e lineare.
Al contempo sono state avviate indagini per certificare le responsabilità dirigenziali che hanno prodotto nel tempo quel disastro economico che, sommato al mancato incasso dei crediti regionali, ha determinato un quadro disastroso che oggi appare in modo inequivocabile frutto di gravi omissioni e di scelte “contro” la stessa Azienda.
A pagarne le conseguenze, ovviamente, sono i dipendenti (ormai stanchi ed esasperati) e gli utenti dei servizi ( disoccupati , anziani, studenti e fasce deboli soprattutto); la città stessa è stanca di ricevere il conto dei danni procurati da altri.
Come non citare Demi Arena che , prima di divenire Sindaco con la benedizione di Scopelliti, ha avuto un ruolo fondamentale nella gestione delle “economie Atam “ rivestendo il ruolo di Amministratore unico dal 2003 ed oggi compare fra i nomi indicati quali responsabili di “bancarotta fraudolenta”?
Evidentemente contribuire a portare l'Atam al tracollo è un “merito” per qualcuno vista la successiva nomina di Assessore alle Attività produttive della Regione Calabria; queste sarebbero le migliori espressioni politiche dei referenti del fallito “modello Reggio” ?
Ci sono care tuttavia le sorti dei lavoratori Atam e delle migliaia di cittadini che pagherebbero in prima persona gli effetti dei giochi di potere di politici e dirigenti scellerati.
Come M5s siamo fermamente convinti che i servizi essenziali del Comune debbano rimanere pubblici ed a gestione diretta del “pubblico” finanche dei cittadini e dei dipendenti coinvolti.
Per questo motivo lanciamo una proposta radicale che esula dall'iter tecnico-giuridico della richiesta di fallimento e da ogni suo sviluppo; chiediamo che l'Atam venga aperta ad una forma di gestione ad “azionariato diffuso popolare” concedendo quote dell'Azienda ai dipendenti che vantano crediti e ricapitalizzandola con l'intervento diretto dei cittadini.
L'Atam ritorni ad essere veramente della città ed a gestione diretta dei suoi dipendenti .
Per tali motivi sosterremo ogni forma di protesta democratica convinti che sia giunta l'ora di non delegare più a nessuno le proprie sorti assumendosi la responsabilità diretta di un'Azienda che non deve diventare privata in alcun modo o sarà battaglia ad ogni livello.
La cittadinanza tutta - conclude la nota - deve stringersi attorno alle quasi 300 famiglie cui verrebbe negato un sostentamento ed a tutti gli utenti che quotidianamente svolgono funzioni essenziali della propria quotidianità grazie ai servizi di trasporto Atam”.