Incontro del Pd sul ruolo dei Centri per l’impiego. Wanda Ferro: ruolo strategico
“Il dibattito che si è aperto in seguito alla Legge 56/2014 sul riordino Province e Istituzione Città Metropolitane fa nascere forti perplessità e presenta un insieme di incognite in particolare sul modello di governance da adottare per la regolamentazione del mercato del Lavoro e dei Servizi per l’Impiego”. E’ il commento del Commissario straordinario della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, che è intervenuta nell’ambito dell’incontro sul ruolo dei Centri per l’impiego, organizzato dalla federazione provinciale del Partito democratico di Catanzaro, al quale ha preso parte il sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova.
“Il cambio di paradigma che ha visto le norme in materia di lavoro e di servizi per l’impiego trasformarsi, nel corso degli anni, da politiche per l’occupazione a politiche per l’occupabilità - prosegue Wanda Ferro - richiede una sempre più costante e puntuale vicinanza delle Istituzioni preposte al lavoratore. Nel corso degli ultimi anni, con l’aggravarsi della crisi economica ed occupazionale, il ruolo svolto dai Servizi per l’Impiego è stato strategico perché, grazie ai servizi erogati, ha consentito di ridurre il disagio sociale che ha colpito i singoli lavoratori. Gli interventi di politica attiva progettati ed erogati dalle province hanno permesso alle regioni di poter affrontare con maggiore incisività la grave crisi occupazionale. La dislocazione territoriale dei Centri per l’impiego ha permesso alle Istituzioni di intercettare, quasi istantaneamente, le dinamiche di recessione che hanno colpito i nostri territori”.
“L’esperienza avuta nella gestione dei lavoratori che hanno beneficiato di Ammortizzatori sociali in deroga – aggiunte Ferro - deve essere capitalizzata e usata per affrontare le sfide del prossimo futuro. Immaginare un sistema dei Servizi per l’Impiego avulso dalle realtà territoriali risulta, pertanto, priva di ogni qualsivoglia ragionevolezza. Sarebbe veramente assurdo o poco razionale disperdere il patrimonio esistente. Non è possibile dare seguito a chi vorrebbe liquidare l’esperienza dei Centri per l’Impiego sostenendo che attraverso di loro vengono formalizzati solo il 5% dei nuovi contratti di lavoro. Il dato è corretto (e comprende anche le intermediazioni svolte dalle agenzie per il lavoro private) ma acquisirlo come il risultato del lavoro di migliaia di persone sul territorio nazionale è veramente poco attinente alla realtà. I Centri per l’Impiego svolgono un ruolo sul territorio che va ben al di là della semplice intermediazione del lavoro. E qui sta la sfida per il prossimo futuro”.