Convegno “Diritti e cittadinanza europea. Italia ed UE: dentro o fuori?”

Catanzaro Attualità

In un’aula Giovanni Paolo II gremita, presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche, Storiche, Economiche e Sociali dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, ha avuto luogo il quarto appuntamento del ciclo di seminari “Justice&Legality – Nessuna Coscienza senza Conoscenza” dal titolo: “ Diritti e cittadinanza europea. Italia ed UE: dentro o fuori? ”.

Il convegno molto partecipato e apprezzato, ha visto come relatori: Vittorio Daniele, Andrea Lollo e Giuseppe Soriero, rispettivamente docenti di Politica Economica, Giustizia Costituzionale e Storia dell’intervento pubblico nell’economia del Mezzogiorno presso l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, Damiano Carchedi - anima del progetto “Justice&Legality” e Rappresentante della Consulta Studenti UMG e Francesco Mazzitelli - Rappresentante degli studenti in seno al Senato Accademico.

Il Prof. Vittorio Daniele ha avviato i lavori analizzando il clima generale di sfiducia economica in campo europeo, relazionando sulla crisi interna che ha colpito la Grecia e i Paesi del Mediterraneo. Tra bilanci e prospettive, molto più gli aspetti negativi che positivi della cosiddetta “Politica dell’Austerity”. Il giovane costituzionalista Andrea Lollo ha incentrato il suo intervento sul senso di cittadinanza Europea e di appartenenza all’UE dal punto di vista giuridico, soffermandosi sui diritti fondamentali e i controlimiti dell’Unione Europea ed evidenziando tutte le difficoltà generate dall’integrazione tra cittadini comunitari ed extra-comunitari.

Successivamente il Prof. Giuseppe Soriero, europeista convinto, ha rimarcato l’utilità dell’Europa dalla prospettiva del Mezzogiorno, suggerendo maggiori politiche di promozione del territorio calabrese, ad esempio sottolineando l’importanza anche per il Nord di un punto strategico come il porto di Gioia Tauro. Il rappresentante Mazzitelli, dopo un excursus sulle elezioni europee di Maggio e sul compito che attenderà il nuovo Parlamento Europeo, ha parlato, invece, del ritardo infrastrutturale che affligge la nostra Nazione.

Conclusioni affidate a Damiano Carchedi che, ripercorrendo le tematiche emerse dalle relazioni precedenti, ha puntato il dito contro gli Organi regionali competenti in materia comunitaria, rei di aver trattato i fondi europei come fondi ordinari, compromettendone gestione e sfruttamento , in quanto non si possono far diventare ordinari fondi " straordinari " .

Problema di fondo della crisi Europea, secondo il Carchedi, anche il disinteresse del cittadino italiano che voterà alle elezioni europee ignaro delle problematiche vigenti e disinformato sui programmi elettorali. Ultima nota sulla concretezza della moneta Euro, tra speculazione e i pochi controlli che ne hanno pregiudicato l’efficacia; osservazione che ha stimolato un acceso dibattito tra studenti e relatori.