Tumore alla prostata: l’Asp di Cosenza propone ai cittadini un test innovativo

Cosenza Salute

Il tumore alla prostata: un killer subdolo e spietato, attualmente la neoplasìa più frequente nei soggetti di sesso maschile. In Italia sì stimano ogni anno ci rea 40.000 diagnosi di tumore della prostata con circa 7.000 decessi.

La più avanzata ricerca scientifica ha di recente elaborato un innovativo strumento di diagnosi precoce che permette di misurare il rischio di tumore alla prostata attraverso un semplice esame del sangue. Si tratta della determinazione del PHI (Prostate Health Index -Indice di Salute Prostatica-). I vertici dell'ASP di Cosenza, sottolineando il ruolo fondamentale che la prevenzione e la diagnosi precoce svolgono in una sanità moderna e al passo con la ricerca scientifica, hanno inteso offrire ai cittadini la possibilità di eseguire il test del PHI presso i propri laboratori. E' la prima volta in Calabria che una struttura pubblica consente tale opportunità e nonostante ad oggi l'esame PHI non rientri tra quelli rimborsabili dal Servizio Sanitario Regionale, l'ASP di Cosenza ha previsto di stabilire una tariffa che consenta di compensare i soli costi di esecuzione.

Di fronte ad una sospetta patologia prostatica, i protocolli diagnostici prevedono che un paziente si sottoponga regolarmente a periodici esami del sangue per la determinazione del PSA e a visita urologica con relativa ecografia. A conclusione di tale iter diagnostico, considerato l'elevato numero dì "falsi positivi", risulta necessario dirimere ogni dubbio effettuando una biopsia prostatica che nella stragrande maggioranza dei casi risulta essere negativa! Ebbene, il PHI migliora la specificità cllnica di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso (PSA totale e PSA libero) identificando con maggior accuratezza il paziente candidato alla biopsia prostatica.

La determinazione del PHI rappresenta quindi una valida promessa per una diagnosi precoce del cancro alla prostata, che nel nostro Paese rappresenta la seconda causa di morte nella popolazione maschile dopo quella per cancro ai polmoni.