Provincia di Crotone, nuovi fondi per interventi sui fiumi
La Provincia di Crotone, attraverso l’assessorato all'Ambiente ed alle Risorse Idriche, è riuscita ad ottenere nuovi finanziamenti per la messa in sicurezza dei fiumi Neto ed Esaro. Si tratta di circa un milione di euro per il fiume Neto e 900.000 euro per l'Esaro.
E’ quanto comunicano il presidente dell’Ente Stano Zurlo e l’assessore Salvatore Claudio Cosimo. Si tratta di fondi del Por Calabria Fesr 2007/2013 che la Giunta regionale, con un’apposita delibera del 13 maggio scorso, ha riprogrammato nell’ambito delle economie rinvenute sulle linee di intervento relative al settore 3.2. Con tali ingenti somme verranno effettuati interventi integrati di ripristino dell’officiosità idraulica del Fiume Neto ed affluenti (torrenti Topanello, Cipodaro e Blausi) ed interventi di ripristino del Fiume Esaro ed affluenti (torrenti Tuvolo, Esposito, Falcosa, Papaniciaro e Vitravo). I lavori dovranno essere effettuati entro il 30 dicembre 2015. “Ancora una volta -dichiarano il presidente dell’Ente Stano Zurlo e l’assessore al ramo Salvatore Claudio Cosimo- la nostra Amministrazione è riuscita ad ottenere finanziamenti significativi. Ciò sulla scorta di una costante attività politico-amministrativa messa in campo sin dal 2009, riuscendo a cogliere tutte le opportunità legate alla programmazione comunitaria. Un ringraziamento alla Giunta regionale che nella riprogrammazione delle economie ha destinato tali somme al nostro territorio; al dirigente provinciale del Settore ed a tutti i collaboratori per l’impegno che stanno profondendo senza badare agli orari ed ai carichi di lavoro. La conoscenza e l’opportuno monitoraggio del territorio, unitamente ad un’attenta pianificazione territoriale sostenibile, possono ridurre e mitigare il rischio di disastri spesso annunciati. Solo una precisa programmazione dell’uso del territorio può prevenire o lenire le criticità esistenti. La vera soddisfazione per noi tutti -concludono il presidente Zurlo e l’assessore Cosimo- sarà quella di lasciare, a scadenza del mandato, il territorio provinciale più in sicurezza di come lo abbiamo trovato”.