Liberi di ricominciare: “Disagi in periferia: parliamo di Catona”
Liberi di ricominciare di Paolo Ferrara ormai da un anno vigila costantemente sulla città dello stretto e sulle vicende che la riguardano, spaziando dai problemi sociali a quelli strettamente tecnici e strutturali.
"Le periferie vanno attenzionate - si legge in una nota del movimento - non vi è più un angolo di verde fruibile, percorrere una strada non dissestata è un miraggio, è vergognoso non poter godere più dei luoghi comuni e pubblici. I nostri occhi osservano da tempo piazze abbandonate con carente illuminazione pubblica, rifiuti ingombranti come divani frigoriferi e vecchie cucine arredano molte zone dove è evidente la carenza di manutenzione e la pulizia purtroppo non è “costante”.
I reggini dal centro sino alle periferie anche le più lontane meritano molto di più, nel caso specifico non è possibile che dopo 20 minuti di pioggia un tratto di lungomare diventi una vasca per natanti come è successo a Catona venerdi mattina. E' proprio il lungomare di catona ad attirare le nostre riflessioni, oltre il ristagno d'acqua manca il diserbo e molte grate sul margine della carreggiata sono assenti con rischi altissimi per i ciclisti ed i motocicli specie nelle ore notturne essendo le grate stesse mancanti ormai nascoste dalla vegetazione che cresce indisturbata.
Le segnalazioni telefoniche fatte molti mesi addietro sembra siano state vane. Siamo alle porte della stagione estiva e ci si ritrova ancora la sabbia portata dalle mareggiate invernali sulla sede stradale. Sede stradale che inoltre si presenta dissestata con segnaletica orizzontale quasi completamente cancellata.
L'imperativo - conclude la nota - è quindi credere nel cambiamento un cambiamento che coinvolgera`le periferie come il centro storico, Reggio deve presentarsi in giacca e cravatta: non è ammissibile che un capoluogo di provincia immerso nel Mediterraneo si mostri agli occhi dei suoi cittadini e dei turisti in questo modo!"