Gerocarne, l’amministrazione comunale sotto la lente dei circoli Ncd
Degrado, abbandono e inerzia amministrativa. Tre peccati capitali in cui un buon primo cittadino non dovrebbe mai imbattersi e che, invece, sarebbero tutti rinvenibili nell’operato dell’attuale sindaco di Gerocarne. I circoli, e i relativi presidenti, del Nuovo centrodestra - nati tra i confini del comune dell’Alto Mesima - si sono riuniti venerdì, nella sede della ex scuola elementare, proprio allo scopo di porre fine alle malefatte di un’amministrazione poco attenta ai bisogni dei cittadini.
Anna Papillo, Paolo Crispo, Domenico Carnovale e Luca Palmieri hanno fatto il punto sull’attuale gestione del Comune, tra passato e presente, dinnanzi ad una platea nutrita di cittadini tesserati e simpatizzanti, arricchita dalla presenza dell’onorevole Alfonso Grillo, rappresentante del territorio e del partito in carica alla Regione.
L’analisi della situazione politica e amministrativa di Gerocarne ha evidenziato le debolezze della gestione Papillo. In particolare Paolo Crispo si è soffermato su quell’involuzione amministrativa che ha detto essere «sotto gli occhi di tutti». Crispo, vice sindaco del centro cittadino, ha guidato l’amministrazione Grillo dopo l’elezione di quest’ultimo in consiglio regionale. Nel corso dell’incontro ha posto l’accento sull’aspetto politico.
«Il sindaco Papillo - ha affermato -, in carica dal 2013, già nei primi mesi del suo mandato è stato protagonista di “scaramucce” che hanno definitivamente compromesso il rapporto con il suo vice, il quale oggi veste i panni di unico e vero oppositore, essendo il consiglio comunale privo di minoranza e frutto di una campagna elettorale con un unico candidato in lizza. Ma sia Papillo che Pullella fanno parte dello stesso partito, ossia il Pd, e - per non smentirsi - si comportano in consiglio comunale così come i democratici sono soliti fare a livello regionale e nazionale».
In un simile scenario, secondo gli alfaniani, a farne le spese sono sempre i cittadini, i cui problemi passano in secondo piano per le beghe del partito. Così, a Gerocarne abbandono e degrado hanno avuto la meglio. Ciò che è stato fatto dalla precedente amministrazione, proprio guidata dal centro destra, sarebbe allo stesso modo evidente. «Ci chiediamo che fine abbiano fatto l’“Oasi bimbo”, il centro di recupero soggetti a rischio di Ariola, l’impianto di tele-gestione, il teatro comunale e la scuola media Sirgiovanni, l’asilo nido, la piattaforma ecologica, il recupero del borgo dei vasai, il campanile di Ariola. Tutte opere finanziate e pronte al nastro di partenza delle quali dopo 4 anni non si ha traccia».
Diversi sarebbero quindi i finanziamenti rimasti nelle disponibilità del Comune che però rischiano di andare persi. Ma non è finita qui, perché - sempre secondo Crispo - «il comune di Gerocarne, grazie alla gestione oculata dell’era Grillo, oggi può contare su un bilancio sanissimo e su fondi lasciati in eredità che, per incapacità di programmazione, la giunta Papillo porta in bilancio come avanzo di amministrazione, scegliendo di non investire in azioni capaci di creare economia e crescita».
In conclusione il presidente del circolo locale ha annunciato interventi tesi alla riqualificazione di opere già finanziate. «Dopo la nostra denuncia di abbandono - ha fatto sapere Crispo - il sindaco ha dato disposizione di rendere fruibile il parco giochi di via Bianchi, altra opera da noi finanziata e per molto tempo rimasta chiusa».