Villa San Giovanni, Conferenza di alti studi Oltre il Muro
Intensa significatività per il Grande Evento “Oltre il Muro - Tra Supersviluppo e Sottosviluppo … Impoverimento e Marginalizzazione - Percorsi di Uscita” legato a “Una Riflessione sulla nostra Epoca … La Dimensione Multipla del Rischio” nell’ambito del Progetto Internazionale pilota “Identità, Norma, Conflitto - La Grande Transizione Socio-Ecologica - Scienza della Complessità e Passaggio di Civiltà”, promosso dall’International Onlus “Cooperazione, Integrazione, Sviluppo - Culture in Dialogo” presso il Grand Hotel De La Ville, magnifica location di Villa San Giovanni.
"International Conference on Higher Education - si legge in una nota degli organizzatori dell'evento - quale contesto di integrazione tra culture scientifica, umanistica e tecnologica. Sublime profluvio di idee, percorsi, progetti ed immagini per trasmettere la complessa visione dell’ecologia dello sviluppo, i modelli della transizione, i criteri guida per la ricerca, l’idea dell’ambiente come insieme di relazioni tra sistemi.
La Conferenza Alti Studi ha proposto un interessante cambiamento di prospettiva, strumento critico - interpretativo per osservare le relazioni tra le dinamiche globali, i territori fragili quali micro - sistemi in ombra e la coesione socio - territoriale, la competitività e lo sviluppo sostenibile, principi ricchi di contenuti, in passato ridotti spesso in retorica poiché difficilmente comprensibili, traducibili e coerenti con le realtà territoriali locali.
Ad apertura lavori sono intervenuti Giuseppe Raffa, Presidente della Provincia di Reggio Calabria, iAntonio Messina, vicesindaco della Città di Villa San Giovanni ed Assessore alla Programmazione Economica ed ai Servizi Esterni sul Territorio, il Dott. Angelo Politi, Direttore Confagricoltura di Reggio Calabria e Responsabile Associazione Nazionale per l’Agriturismo, l’Ambiente ed il Territorio e la Dott.ssa Angelina Attinà, Presidente dell’International Onlus “Cooperazione, Integrazione, Sviluppo - Culture in Dialogo”.
Livelli di azione e dinamiche di contesto - le forze, le risorse, le risposte alle istanze di qualità in termini di responsabilità socio - ambientale e sostenibilità, progettualità e governance territoriale.
Dizionario di significati e stili di vita nei quali la ricerca del vero, del giusto, del bello e del buono e la relazione con gli altri per una crescita comune siano gli elementi che determinino serietà, credibilità ed impegno ad una nuova operatività capace di scelte di ampio raggio a livello sociale, culturale, economico e politico - amministrativo.
Numerosi gli interventi, tutti di grande interesse e profondità. “Una nuova questione meridionale? Il Mezzogiorno tra Europa e Mediterraneo”
Saverio Di Bella - Direttore di “Incontri Mediterranei”, fondatore e direttore del Centro Studi e Ricerche sulla criminalità mafiosa “Rocco Chinnici - Giovanni Falcone”, già Docente di Storia Moderna, del Risorgimento, Economica e delle Rivoluzioni, Sen. della Repubblica e componente Commissione Parlamentare Antimafia, Autore di numerosi libri sul Meridione e sulla criminalità organizzata - parte dalla collocazione della Calabria nello spazio, riprende il concetto di F. Braudel sul Mediterraneo come insieme di acque e di terre fondanti per l’Europa. Poi le domande: esiste il rischio di una nuova questione meridionale, frutto della realtà di oggi? Come reagire? È dell’inferno dei poveri che è fatto il paradiso dei ricchi (V. Hugo).
Occorre impegno per superare le arretratezze legate alle eredità storiche della questione meridionale impedendo nuove incarnazioni per problemi odierni: banda larga, laboratori di ricerca, infrastrutture nel sistema integrato dei trasporti, ecc …
Rilevante è l’educazione alla legalità come strumento per rendere adeguato il senso civico dei cittadini e per sradicare la cultura mafiosa che, per il solo fatto di trasformare i diritti in favori ed il lavoro in miraggio, si pone tra le forze conservatrici della questione meridionale.
Vi sono Direttive Europee che dovrebbero supplire alle carenze normative sul piano delle leggi e della mancanza di codici unitari.
Alla buona volontà non corrisponde, però, la gestione concreta dei poteri da parte degli Stati membri.
Le differenze territoriali nello sviluppo e nella finanza degli stessi Paesi membri stanno creando una geografia differenziata che dovrebbe preoccupare tutti. Si sta creando un’ Europa a due o più velocità.
Primo nemico e ostacolo allo sviluppo: le mafie. Combatterle per vincerle con la forza del sapere e le armi della ragione: tutela e orgoglio dell’identità e della civilizzazione italiana come risorsa.
La Relazione “Energia Elettrica dalle onde di Mare” del Prof. Ing. FELICE ARENA - Prorettore Delegato al Trasferimento Tecnologico dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Direttore del NOEL - Natural Ocean Engineering Laboratory e Professore Ordinario di Costruzioni Marittime - Dipartimento di Ingegneria Civile, Energia, Ambiente e Materiali dell’Università Mediterranea - ha illustrato alcuni particolari delle attività di sperimentazione e di prototipazione di progetti nati in Calabria, presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria ed il suo laboratorio naturale di ingegneria marittima NOEL, che trovano oggi applicazione sul territorio nazionale.
Dal mare è possibile ricavare energia elettrica a partire dall’energia delle onde, dalle maree e dalle correnti marine, dalla conversione dell’energia termica (OTEC) e dallo sfruttamento del gradiente salino.
L’oceano costituisce una fonte di energia notevole che potenzialmente potrebbe soddisfare il fabbisogno energetico mondiale.
Il Prof. Arena ha comunicato che l’attività è stata avviata a seguito di alcuni brevetti del Prof. Paolo Boccotti, l’ultimo dei quali riguardava una diga a cassoni REWEC3 in grado di convertire l’energia ondosa in energia elettrica. Il REWEC3 (REsonant Wave Energy Converter) è un dispositivo avanzato per lo sfruttamento dell’energia ondosa.
L’idrodinamica dei REWEC è stata studiata, presso l’Università Mediterranea, sia con un approccio analitico, sia con tre esperimenti in scala ridotta eseguiti nel laboratorio naturale di ingegneria marittima NOEL sul lungomare di Reggio Calabria, uno dei quali è in corso.
“Idraulica Urbana Sostenibile per una gestione integrata del territorio” è stata la Relazione presentata dalla Prof.ssa Ing. Patrizia Piro - Prof. Ordinario di Costruzioni Idrauliche, Marittime e Idrologia, Responsabile Scientifico del Laboratorio di Idraulica Urbana - Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università della Calabria, Campi di Ricerca e Studio: Aree Sensibili Desertificazione, Sostenibilità Ambientale, benefici termo-energetici - controllo microclima urbano e riduzione del consumo energetico.
La Relatrice ha sostenuto che coniugare, in un unico sistema integrato di supporto decisionale e gestionale, il controllo degli afflussi alla rete di drenaggio, le conseguenti potenziali problematiche di allargamento ed il rischio connesso, la riduzione dei volumi totali di deflussi meteorici generati a scala annuale, l’abbattimento della produzione di inquinanti dalle superfici e conseguente riduzione dell’impatto sui corpi idrici ricettori, il controllo del microclima urbano e riduzione del consumo energetico negli edifici, l’ottimizzazione della gestione dell’acqua per il mantenimento del verde, rimane la sfida per una concreta Sostenibilità Ambientale. Ha argomentato in merito alle sue attività e settori scientifico-disciplinari, misure idrauliche, modelli fisici, monitoraggio e previsione degli eventi estremi, dedicando ampio spazio agli aspetti sperimentali e teorici, all’esame critico e alla modellistica per la simulazione dei fenomeni di piena nei bacini urbani. Ed ancora, ha comunicato l’attività di realizzazione di modelli di opere di scarico di dighe, della stabilità del rivestimento di fondo dei bacini di dissipazione a risalto idraulico, nonché l’attuale attività di coordinamento del gruppo di ricerca di idraulica urbana, con installazioni sperimentali su colonna di sedimentazione, unità di filtrazioni, pavimentazioni filtranti e “tetti a verde”, con campi prove sperimentali nel settore delle BMPs, al fine di mitigare l’impatto delle masse inquinanti in un quadro di sostenibilità territoriale.
La Relazione Gioacchino Lena - Presidente Gruppo di Lavoro Geoarcheologia di SIGEA, Presidente Istituto per gli Studi Storici di Cosenza, Docente di Geologia applicata alla ricerca archeologica - Università della Tuscia (VT), Ricercatore CNR IRPI - CS UNESCO Program “Landslide hazard assessment and cultural heritage”, ha avuto quale titolo: “Sviluppo e Sottosviluppo: la Conservazione dei Paesaggi Geologici”.
Dopo aver espresso il significato di Paesaggio, il Relatore ha focalizzato l’attenzione su due temi particolari: i Paesaggi Agrari della Calabria ed i Paesaggi Geologici, ritenuti strettamente legati uno all’altro.
Per i primi, una serie di slide ha illustrato i Paesaggi della Preistoria e lo sviluppo del Paesaggio Calabrese visto in sequenza attraverso la suddivisione di Terre dei primi coloni greci (tavola di Eraclea) che ha poi condotto al “Giardino Mediterraneo” così come mostrato dalla tavola di Alesa e definito da Emilio Sereni. L’evoluzione successiva è stata quella Medioevale con il predominio del Saltus, quello del periodo comunale e il Paesaggio Rinascimentale come è rappresentato nella celebre lunetta di Giusto Utens, conservata agli Uffizi.
Riguardo i Paesaggi Geologici, ha illustrato l’esempio paradigmatico della Sila e la sua evoluzione nel corso dell’ultima era geologica. Infine, ha presentato la sintesi fra i due tipi di paesaggio così come definita dal Gruppo Italiano di Geoarcheologia, campo di ricerca di SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale), fra i patrocinatori della Conferenza Alti Studi. Sviluppando quest’ultimo tema, un breve cenno è stato diretto alle colonne del Serapeo di Pozzuoli, sulle quali compare una fascia di circa 80 cm di fori lasciati da litodomi (molluschi lamellibranchi che vivono costantemente immersi nel mare), segno inequivocabile di una sommersione del sito con successiva riemersione.
Fra i Paesaggi Geoarcheologici Calabresi alcune slide hanno trattato della Piana di Sibari e del corso, variato nel tempo, dei fiumi Crati e Coscile e delle pietre di Nardodipace.
Per il buon funzionamento di una società complessa, Renata Melissari - Studiosa e scrittrice, già Docente di Discipline Demo - Etno - Antropologiche, Storia delle Tradizioni Popolari - Università di Messina, componente Gruppo Arte e Cultura dell’International Federation for Business and Professional Women - BPW International - Italy, con la sua Relazione “Collaborare Insieme”, suggerisce il percorso privilegiato della collaborazione che è un’abilità sociale fondamentale per affrontare la più urgente sfida di oggi, ossia vivere con persone differenti nel mondo globalizzato.
Agire nella complessità è come muoversi all’interno di dilemmi. Si può osservare la progressiva usura dei legami sociali, l’impoverimento dei valori condivisi e l’innalzamento del livello di conflittualità, di diffidenza, se non di vera e propria violenza, coesistere con il riemergere di un bisogno diffuso di relazione che, per trovare risposte positive, necessita di competenze comunicative.
La collaborazione indica una vera apertura verso l’altro, un’attenzione verso le eguaglianze e dissonanze.
Michel De Montaigne (scrittore - filosofo) affermava: il guardare fuori di noi è un’arte che va appresa, l’interesse per gli altri favorisce l’interazione e aiuta ad essere tolleranti con se stessi e con gli altri.
A questo orizzonte di significati appartiene anche il concetto di “empowerment” il quale si riferisce alla progressiva acquisizione di capacità e competenze indispensabili per agire positivamente nel mondo, affermando il proprio diritto ad essere protagonisti del cambiamento.
Natura - Un racconto alla volta ... Gli Alberi hanno un’Anima e un grande Cuore!
È stato il Saluto inviato dal Gianluca Congi, Difensore dei Diritti della Natura, Educatore Ambientale, Esperto e Consulente Ambientale (purtroppo non presente alla Conferenza per impegni Istituzionali)
... Spesso i veri significati della vita si trovano a fianco a noi, così vicini e intimamente legati alla nostra grande ed immensa natura, peccato che il più delle volte non riusciamo a vederli. Lo scopo è sempre quello, vivere in armonia e mai in conflitto con ciò che ci circonda. La natura è la nostra vita, gli alberi respirano, hanno un cuore, parlano e soffiano. Le foglie tremano e compongono dei versi, gli alberi si muovono pur restando fermi.
Osservate il vento che li aiuta a dimenarsi, gli alberi hanno un’anima molto profonda che li rende vitali…
Abbiate cura, rispetto e profonda ammirazione per tutti gli esseri viventi, anche per quelli che, ad ingiusta ragione, sono ritenuti come apparentemente insignificanti. Ogni elemento naturale ha uno scopo, preciso e lungimirante, uomini compresi, questi ultimi, però, possibilmente spogliati dalle cattive azioni quotidiane rivolte contro Madre Natura.
Altro pregevole saluto è stato quello di Francesco Mazzà, Giornalista, Counselor Psico - Sociale, Cittadino Onorario di Villa San Giovanni, Menzione d’onore per la Lingua Italiana al “Premio Letterario Nazionale Antonio Gramsci”, “Premio della Cultura” della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Autore di diverse Opere, tra cui: Terra Matri, Presente e futuro nell’Educazione, Donna, Universo Misterioso e “Alla Ricerca del Senso della Vita”, l’opera più bella e profonda, appena terminata, dedicata ad una Persona Speciale, la sua cara Moglie, Mercedes, nel respiro celeste.
Una prima chiave di lettura … La vita dell’uomo è soltanto quella che si svolge durante l’esistenza, cioè dalla nascita fino alla morte, o c’è un dopo, magari per una promozione di merito, oppure per una retrocessione con squalifica (…)?
(…) Le motivazioni di fondo che hanno dato origine al nostro bisogno di conoscere, di inseguire le verità e la Verità, sono veramente da ricercare nel debito ancora da saldare che si è acceso col primo atto di disubbidienza? Oppure è stato proprio quell’atto a dare inizio al nostro processo di umanizzazione non accettando una condizione di felicità prestabilita e sempre uguale a se stessa?
In che mondo viviamo? La vita è una sfida con se stessi? Qual è il suo vero senso?
Durante i lavori sono stati conferiti i prestigiosi Riconoscimenti. Valore al merito: Fuori Margine - Premio scuola di eccellenza a: Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, Dirigente Scolastico Grazia Maria Trecroci
Istituto d’Istruzione Superiore L. Nostro - L. Repaci
Dirigente Scolastico Maristella Spezzano; Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri IPALB - TUR
Dirigente Scolastico Maria Adelaide Barbalace
Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'ArtigianatoIpsia Villa San Giovanni Ass. I.I.S. “E. FERMI” Dirigente Scolastico Giovanni Geresia
Alto riconoscimento sociale per il grande impegno (dei Dirigenti Scolastici, Direttori, Docenti, Personale e Studenti) progettuale, organizzativo, metodologico, didattico e logistico - Solidarietà, Inclusività e Relazioni con il Territorio.
Sono intervenuti in rappresentanza del Mondo Scolastico presente in sala: il Dirigente Grazia Maria Trecroci che, nel descrivere la Scuola come ambiente Educativo e di Apprendimento, ha esposto quali finalità oltre all’Istruzione e alla Formazione, il contrasto ad ogni forma di emarginazione ed Orientamento come promozione del proprio contesto di vita e di rielaborazione della Cultura nel rispetto dei Principi Costituzionali, sviluppo della personalità e potenziamento delle attitudini all’interazione sociale. Ha relazionato anche in merito al ruolo della Scuola come Ecosistema con la realizzazione di progetti di Educazione Ambientale e di Laboratori per la Sostenibilità: Riuso, Recupero e Riciclaggio. Ed ancora, tra i molteplici progetti, di rilievo quello diretto ai Giovani in cerca di prima occupazione ed il Progetto adulti “Risparmio e Sviluppo”.
Il Dirigente Maristella Spezzano ha invitato alla riflessione e all’assunzione di responsabilità in merito ai temi oggetto di Conferenza, “oltre il muro” che include ed esclude, avvicina ed allontana, supersviluppo come malsviluppo che accresce la povertà ed i disagi. Qui ha un ruolo fondamentale la struttura educativa che forma verso i diversi contesti, offrendo modalità didattico-pedagogiche, comunicative e relazionali. Ha espresso piena fiducia nelle capacità dei giovani, veri protagonisti del cambiamento. Tanto è il lavoro, tanti i progetti, ma anche tanti i riconoscimenti, tra i quali: primo premio concorso nazionale di fisica nucleare, premio olimpiadi nazionali di storia, premio giornalista per un giorno con il giornalino della scuola".