Accoltellò un marocchino, tunisino condannato a 8 anni per tentato omicidio
Un cittadino tunisino, I. Z., è stato condannato alla pena di 8 anni di reclusione per tentato omicidio e cessione di sostanza stupefacente dal gup Davide Lauro, al termine del processo con rito abbreviato che è stato celebrato stamani. I fatti risalgono al 21 settembre scorso quando nel corso di una lite scoppiata tra nordafricani all'interno della centralissima Villa Comunale di Reggio un giovane marocchino fu colpito con un coltello al fianco e al collo, tanto da subire un intervento chirurgico in prognosi riservata. Quando potè finalmente parlare con gli investigatori della Sezione omicidi della Squadra Mobile, diretta dal commissario capo Gianluca Rapisarda con il coordinamento del primo dirigente Gennaro Semeraro e del sostituto procuratore Matteo Centini, la vittima riferì che alla base del litigio vi era un debito di droga, affermando che l'uomo gli aveva in più occasioni venduto della marijuana.
L'avvocato Attilio Parrelli, difensore del tunisino, ha prospettato una tesi alternativa secondo la quale l'uomo avrebbe agito per legittima difesa poiché era stato aggredito e accerchiato da tre persone, la vittima col fratello e un amico, che lo avevano colpito con un bastone per derubarlo. Accogliendo la richiesta del pm Giovanni Gullo, all'esito della camera di consiglio, il gup ha condannato il cittadino nordafricano per i reati di tentato omicidio e cessione di sostanze stupefacenti alla pena di 8 anni di reclusione. (AGI)