Aeroporti: bozza piano, 11 scali strategici tra cui Lamezia
Sono undici gli aeroporti selezionati come "strategici" nella bozza del "Piano nazionale degli aeroporti" in elaborazione al ministero dei Trasporti e in attesa di essere esaminato e varato da una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri.
La bozza, di cui l'Agi è in possesso, individua gli scali di Venezia, Bologna, Pisa-Firenze (a condizione che se ne realizzi la controversa gestione unica), Roma Fiumicino, Napoli, Bari, Lamezia Terme, Catania, Palermo, Cagliari. Altri 26 scali sono definiti "di interesse nazionale": Linate, Torino, Bergamo, Genova, Brescia, Cuneo, Verona, Treviso, Trieste, Rimini, Parma, Ancona, Ciampino, Perugia, Pescara, Salerno, Brindisi, Taranto, Reggio Calabria, Crotone, Comiso, Trapani, Pantelleria, Lampedusa, Olbia, Alghero. La bozza del piano precisa che un aeroporto può essere definito "di interesse nazionale" a due condizioni: che l'aeroporto sia in grado di esercitare un ruolo ben definito all'interno del bacino territoriale, con una specializzazione dello scalo e una riconoscibile vocazione, funzionale al sistema aeroportuale di bacino che il Piano intende incentivare; e che sia in grado di dimostrare il raggiungimento dell'equilibrio economico-finanziario anche tendenziale e di adeguati indici di solvibilità patrimoniale".
Il piano prende le mosse dall' "Atto di indirizzo" emanato dall'allora ministro Passera il 31 dicembre 2012, da' attuazione dell'articolo 698 del Codice della navigazione, e divide tra le due "fasce" di aeroporti per indicare le priorita' degli investimenti infrastrutturali aeroportuali, "a carico e cura dei gestori, ed il potenziamento dell'accessibilita' e dell'intermodalita', di competenza dello Stato e degli Enti territoriali". Il Piano individua tre "gate" intercontinentali in Malpensa, Fiumicino e Venezia. Per lo scalo romano, ne prevede il "potenziamento ed espansione", attraverso la massimizzazione della fruibilità e potenziamento del complesso aeroportuale attuale (Fiumicino Sud), fra cui la realizzazione di una nuova pista di volo e l'ampliamento dei piazzali e la realizzazione di un nuovo complesso aeroportuale complementare a Nord, nei termini previsti dal relativo Master Plan. Ma il piano prevede anche il "potenziamento ed espansione dell'aeroporto di Milano Malpensa, attraverso l'ampliamento di terminal e piazzali e la realizzazione di una terza pista parallela e del relativo sistema di vie di rullaggio, nei termini previsti dal relativo Master Plan", ipotesi che contrasta con le trattative tra Alitalia e Etihad. Nuova pista di volo, infine, anche per Venezia.
Tra gli altri aeroporti strategici dei quali il piano riepiloga i termini dello sviluppo ci sono Firenze, Catania e Bologna. A Firenze sono previsti "interventi infrastrutturali idonei a risolvere le limitazioni di capacita' e operativita' dell'aeroporto (nuova pista)"; a Catania una nuova pista "con contestuale interramento della linea ferroviaria adiacente al sedime, e la realizzazione di una stazione ferroviaria in aeroporto per il collegamento intermodale dell'aeroporto nella rete ferroviaria della Regione e con la citta' di Catania"; e un nuovo terminal passeggeri dell'aeroporto di Bologna. La bozza del piano non tiene conto, naturalmente, della complessa trattativa tra Alitalia e Etihad e quindi distingue nettamente il futuro di Malpensa e Linate. Sullo scalo varesino, si prevede uno sviluppo con standard adeguati per accogliere nel 2030 circa 40 milioni di passeggeri (terza pista, area cargo e nuovi servizi), mentre per il "city airport", "e' auspicabile il consolidamento della vocazione di aeroporto dedicato al traffico "point to point" verso le capitali europee e rivolto prevalentemente ad una clientela business, con volumi di traffico che non dovrebbero superare la soglia dei 10/11 milioni di passeggeri.