Nota dell’Udc provinciale sulla situazione di Lamezia Terme

Catanzaro Politica

“L’amico Nicolino Mazzocca, come tutti i movimenti storici e di nuova istituzione vogliono partecipare al dialogo politico per risultare trait d’union con i partiti e la società civile per un nuovo sole lametino? Bene! Io sono tra gli sponsor di questa impostazione”. E' quanto scrive per il Coordinamento provinciale Udc, Salvatore De Biase.

Ma nel frattempo la domanda è: che fa la politica in città , Attende di conoscere cosa farà il sindaco Speranza? E qual è il programma alternativo al centro sinistra per governare il dopo Speranza con una idea di Nuova Lamezia? Come al solito l’attesa è quella di governare gli eventi anziché guidarli, per poi piangere lacrime di coccodrillo.

Un dato emerge, scampato il pericolo di vedere un sindaco fautore di un dissesto, la città e i cittadini subiranno l’aumento di tutte le tariffe con balzelli salati e chiunque governerà Lamezia troverà un bilancio non facilmente gestibile. Ovvero un riequilibrio certo per impostazione di Legge.

A parte i grandi temi che rimangono insoluti come: la Multiservizi del presente e del futuro, dove sembra tutto a rischio, Piano Api- il Psc disordinato, che vede il lumicino dopo anni, stravolto di emendamenti; progetto Rom mai realizzato-il piano del commercio, che freni il degrado commerciale della città-la progressiva perdita di un tessuto produttivo e della centralità di Lamezia-Fiera Agricola in continuo decadimento- del Parco Termale mummificato- del progetto porto sempre annunciato,nonostante i proclami dell’amministrazione suoi lavori pubblici, la città passa dai problemi viari con strade piene di buche, alle grandi opere pubbliche solo annunciate (palazzetto dell Sport-riqualificazione area Savutano-ex Zuccherificio ecc).

Insomma, il governo Speranza lascia una città in atterraggio, disancorata dal corollario dei paesi dell’area montana, distinta, distante e senza identità, al centro della regione, ma che sta a guardare lo sviluppo degli altri: Cosenza- Reggio e Catanzaro, offrendo loro soli i servigi, senza capitalizzarne il ruolo- Ergo dovremmo essere pronti a raccogliere la sfida del cambiamento per dare sviluppo, orgoglio, prospettiva ad una città che merita di essere al centro dello sviluppo della Calabria.

Eppure Lamezia è turistica- è termale- è archeologica- è città del florovivaismo-dei trasporti- della convegnistica e sicuramente merita un governo stabile, un programma efficiente, una politica adulta e legata ai cittadini per una nuva speranza che non sia “Gianni”.