Al via l’attività di clown terapia negli ospedali di Locri e Polistena
Con la firma congiunta dell’accordo per la realizzazione di attività volontaria di clown terapia presso i reparti dell’Ospedale Civile di Locri e del Presidio Ospedaliero "Santa Maria degli Ungheresi" di Polistena, il gruppo Pagliacci Clandestini ha raggiunto le aree provinciali della jonica e della tirrenica, che disconoscevano questa modalità di interazione con i degenti. La stessa attività, viene svolta da diversi anni presso la corsia del reparto pediatrico dell’Azienda Ospedaliera “Bianchi-Morelli-Melacrinò” di Reggio Calabria.
«Ufficializzando la nostra presenza nei reparti ospedalieri della provincia potremo in primis offrire un servizio molto importante rivolto a tutte quelle persone che vivono sulla propria pelle periodi più o meno lunghi di ospedalizzazione. Altra importante funzione sarà informare un maggior numero di persone sulle reali finalità della clown terapia, in cui si da senza chiedere, meno che mai del denaro. Contrastare definitivamente il fenomeno dei finti pagliacci che negli ultimi anni sfruttano la bontà del servizio chiedendo contributi, e fingendosi operatori di clown therapy, ma in realtà non altro che truffatori, persone senza scrupoli che lucrano sulla malattia.».
Così il presidente dei “Pagliacci ClanDestini”, Santo Nicito, che ha incontrato il Commissario dell'Asp 5 di Reggio Calabria, Franco Sarica, per siglare la convenzione dedicata non solo alla clown terapia, ma anche alla creazione di nuovi progetti. L’intervento dei “Pagliacci ClanDestini”, si pone come primo obiettivo quello di spezzare il clima di sofferenza e preoccupazione che abita i reparti degli ospedali creando un’atmosfera di benessere ai pazienti, ai familiari e al personale sanitario della struttura. Gli interventi infatti, non sono rivolti esclusivamente ai piccoli degenti, ma sono utili a tutti coloro che in qualche modo fanno parte dell’ambiente ospedaliero. Spesso nascono sinergie tra infermieri e clown, che riducono il disagio, lasciando una memoria positiva e allontanando, anche solo per qualche momento, il pensiero di malessere e inquietudine.
Il servizio, programmato per tre giorni a settimana, prevede l’intervento di un gruppo di volontari dell’associazione reggina “Pagliacci Clandestini”, i quali hanno maturato esperienza in attività di clown terapia in reparti pediatrici ospedalieri, case di riposo, residenze sanitarie assistenziali, strutture riabilitative, e sono periodicamente formati per poter affrontare nel migliore dei modi le varie situazioni che possono presentarsi. Tutti possono mettersi in gioco per diventare clown, ma non ci s’improvvisa mettendo solamente un naso rosso, occorre seguire un percorso di crescita personale che richieda una preparazione continua e adeguata, oltre ad una buona conoscenza di se stessi.
«Attività di questo tipo sono quanto mai utili – ha sottolineato il Commissario dell’Asp 5 – e non possiamo che supportare un gruppo di giovani che finalmente porterà anche negli ospedali della provincia quell’importantissimo strumento che è il sorriso».