Laghi la Vota, il sindaco di Gizzeria: “Sbloccare l’iter attraverso il Pisl Turismo”
Il progetto di salvaguardia ambientale dei Laghi La Vota è stato al centro di un incontro tenuto presso la sala giunta di Palazzo di Vetro, al quale hanno preso parte il commissario straordinario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro, il sindaco di Gizzeria Pietro Raso, e la dirigente dei Piani per sviluppo locale dell’ente intermedio Rosetta Alberto, affiancata dal funzionario Giuseppe Ricca.
Il progetto finanziato nell’ambito del FEP (Fondo Europeo per la pesca) Misura 3.2, prevede delle misure intese a preservare e sviluppare la fauna e la flora acquatica dell’area dei “Laghi La Vota”, e lega sia l’aspetto della salvaguardia ambientale che quello produttivo di un’area tra le più belle della provincia riconosciuto come SIC (Sito di Interesse Comunitario), che si estende lungo un tratto di costa tirrenica compreso fra Capo Suvero e Gizzeria Lido, per circa 200 ettari ricadenti interamente nel territorio comunale di Gizzeria.
In seguito all’avvenuta comunicazione da parte della Regione del Decreto di finanziamento per un importo di 178 mila euro, sono partiti nei giorni scorsi i lavori per l’attuazione del progetto con una prima serie di attività di monitoraggio e studio del sito necessarie per la successiva fase di valorizzazione dell’area stessa.
“Il sito dei Laghi La Vota - ha spiegato il commissario della Provincia Wanda Ferro - rappresenta l’unico esempio di lago costiero naturale della costa calabrese tirrenica, con un mosaico vegetazionale tipico delle spiagge sabbiose con ambienti umidi retrodunali, la cui zonazione è determinata dalla combinazione del gradiente salino e del gradiente idrico”.
“Grazie al collegamento con il mare, La Vota Piraina, il bacino sito nei pressi di Gizzeria Lido, è usato come piccolo porto naturale per piccole imbarcazioni da diporto. Nello specifico l’obiettivo finale del progetto, promosso dalla Provincia di Catanzaro in piena sinergia con il Comune di Gizzeria e in partenariato tecnico-scientifico con la Società di consulenza ambientale GRAIA srl, è di giungere alla definizione di una gestione sostenibile del prelievo ittico e di molluschi eduli, compatibile con la conservazione del SIC, e di ausilio e sostegno alle attività di pesca professionale a mare, coerentemente con quanto richiesto dal bando FEP”.
“Gli ambienti in oggetto, infatti, rivestono anche un’importanza sociale, dato che al loro interno vengono svolte attività umane legate prevalentemente alla pesca di varie specie ittiche e alla raccolta di molluschi commestibili”.
Wanda Ferro ha quindi rimarcato “l’importanza di un progetto che punta alla salvaguardia e alla valorizzazione di una delle realtà più belle del nostro territorio”. Wanda Ferro ha rimarcato “la qualità progettuale messa in campo dal settore guidato dalla dirigente Rosetta Alberto, e la proficua sinergia avviata con il Comune di Gizzeria, che ha messo in campo quella capacità amministrativa ma soprattutto quella passione che è capace di cambiare in positivo le sorti di un territorio. Auspichiamo di ottenere ulteriori risorse per potere realizzare nuovi interventi, senza sovrapposizioni progettuali, ma unendo le forze per amplificare la portata degli interventi. L’obiettivo finale è quello di creare sui territori una rete di queste realtà ambientali che possono diventare nuovi attrattori di un turismo esperienziale, che ha bisogno di una attività di marketing territoriale, ma soprattutto della creazione di un’offerta organizzata e portata a sistema”.
Il sindaco di Gizzeria Pietro Raso ha ringraziato la Provincia per il lavoro svolto, “che rappresenterà la base di partenza per ulteriori iniziative di valorizzazione del territorio”. Quindi il sindaco ha lanciato un appello all’assessorato regionale all’Ambiente, chiedendo “di sbloccare l’iter dell’intervento progettato dal Comune attraverso il Pisl Turismo e finanziato dalla Regione con 2 milioni di euro: un progetto che è fermo al dipartimento in attesa di una risposta da parte della Commissione VIA”.
I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati dalla dirigente dei Piani per lo sviluppo locale dell’ente intermedio, Rosetta Alberto, che ha spiegato come lo scopo principale del progetto sia quello “di sbloccare le attività di programmazione e i finanziamenti che altrimenti non sarebbero neanche possibili in aree Sic. Quello dei Laghi La Vota è un sito inserito nella rete “Natura 2000” per le cui aree la Provincia di Catanzaro già da anni ha predisposto un piano di gestione, e come tutte le aree Sic prevede dei passaggi preliminari propedeutici alle attività di programmazione, anche rispetto ai Pisl”.
Senza una previa ricerca scientifica e un monitoraggio della qualità e una classificazione delle acque, è stato spiegato, nei Laghi La Vota non si possono pensare progetti di sviluppo di attività produttive o i progetti pilota di tipo sperimentale previsti dallo stesso fondo europeo sulla pesca. La Provincia di Catanzaro ha quindi sposato questa esigenza con quella imperativa di preservare quei siti che rappresentano una miniera della biodiversità, come appunto i Laghi La Vota che costituiscono un’enclave di laghi straordinario, con caratteristiche uniche non solo nella regione ma anche nel Centro Sud secondo quanto riferisce il consulente scientifico Graia.
“Le ricerche già avviate – ha spiegato Rosetta Alberto – hanno evidenziato che il sito è ricchissimo di avifauna, di mitili e di specie ittiche di tipo pregiato, che lasciano intravedere possibilità di sviluppo attraverso successivi progetti pilota che intendiamo presentare alla Regione. Il progetto avviato è una precondizione per potere candidare questo tipo di interventi”.
I Laghi La Vota rappresentano quindi un sito ricchissimo da fruire dal punto di vista dell’interesse naturalistico, e possono quindi alimentare attività di studio e di un particolare tipo di turismo.
“Il censimento – ha spiegato la dirigente - punta a catalogare le specie, ma anche a elaborare piano di gestione per il loro prelievo, valutando l’impatto che il sito può sopportare. Lo studio darà anche la possibilità di affrontare il problema del ristagno d’acqua che in determinati periodi causa una moria di pesci per asfissia. Al termine dell’attività di monitoraggio e di classificazione si potrà operare sull’appeal della zona, risolvendo le situazioni di abusivismo e riqualificando il sito per fruirlo da un punto di vista naturalistico e turistico, innanzitutto attraverso la perimetrazione del sito e la sua tabellazione, quindi attraverso la realizzazione di una cartellonistica illustrativa e di punti di osservazione per il bird-watching e il bio-watching, attività che attirano tantissimi appassionati e amanti della natura”.