La Soverato del futuro protagonista a Venezia
Si parlerà anche di Soverato a Venezia, il prossimo 6 giugno, in occasione dell'evento “Architects meet in Fuoribiennale_Off”. A Palazzo Widmann, uno dei progetti finalisti del concorso “Young Italian Architects 2014” racconterà l'idea dell'architetto Francesco Schiavello per la riqualificazione dello stabilimento “ex Comac”, ubicato tra il Lungomare Europa e via San Giovanni Bosco.
A dare la notizia, con una evidente punta di orgoglio, è il delegato comprensoriale di Confesercenti, Giovanni Sgrò, che in passato ha presentato pubblicamente le mappe e i disegni elaborati da Schiavello con l'intento di dare una scossa shock al dibattito sul futuro della cittadina jonica. “Il progetto in gara a Venezia – spiega Sgrò – prevede la realizzazione di una moderna piattaforma culturale, commerciale e artigianale il cui obiettivo è quello di costituire un polo di aggregazione internazionale, unico nel suo genere, in grado di rivitalizzare Soverato attraverso la localizzazione di nuove opere architettoniche dal forte impatto estetico. L'area industriale in questione, oggi dismessa, si integra ben poco con il contesto urbano circostante e necessita, quantomeno, di una riconfigurazione generale che la renda qualitativamente riconoscibile nel paesaggio naturale molto attraente della costa jonica.
L'idea-progetto di Schiavello è quella di realizzare un edificio simbolo, in un punto focale tra il lungomare e la città, che possa caratterizzare inconfondibilmente Soverato come centro culturale e turistico, futuro punto di confluenza dell'intera regione. Noi appoggiamo con forza questo progetto che, per ora, ha solo una valenza di stimolo ideale. Ma riusciamo solo a immaginare cosa porterebbe, un'opera del genere, in termini di potenzialità occupazionale? La nostra proposta, però, si sviluppa su un ulteriore livello.
Pensiamo, cioè, di lanciare una manifestazione di interesse di più vasta scala su quest'area della città, coinvolgendo direttamente l'amministrazione comunale, per attrarre anche altre ipotesi progettuali, magari pensando ad un bando di finanziamento legato al prossimo decennio di fondi europei”. Un ambizioso spunto di riflessione che a Venezia, proprio nei giorni in cui si svolge la XIV Biennale di Architettura, troverà fin da subito una adeguata cassa di risonanza.