Isola: 'La parrocchia di Di Girolamo', la rettifica de Il Manifesto
Non è purtroppo passata inosservata, all'inizio del marzo scorso, l'affermazione del Sen. Di Girolamo il quale, nell'ultimo intervento al Senato prima delle dimissioni e dell'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare, ha evocato la presenza del parroco di Isola Capo Rizzuto e del maresciallo dei Carabinieri alla cena organizzata per festeggiarne l'elezione alla quale avrebbero partecipato anche esponenti della criminalità organizzata. Immediata la smentita di Don Edoardo Scordio cui hanno dato rilievo tutte le principali testate giornalistiche nazionali e locali. Nonostante la smentita, e la disponibilità delle fotografie dell'evento attraverso le quali è possibile ricostruire l'elenco delle persone presenti, il quotidiano "il Manifesto" ha pubblicato il 13 marzo scorso un articolo a firma di Silvio Messinetti che falsamente confermava la presenza del parroco alla manifestazione e che gli muoveva tutta una serie di gravi accuse altrettanto infondate. Fra queste, anche l'addebito di essere stato coinvolto nell' "inchiesta Abid (schiavo in arabo) con cui la magistratura nel 2007 ha smantellato un'organizzazione dedita alla tratta di immigrati che aveva una base logistica proprio nel S.Anna". In realtà "le carte dell'inchiesta Abid" non riguardano, neanche indirettamente, né il parroco di Isola Capo Rizzuto né la Parrocchia né le persone a lui vicine, mai interessati dal procedimento penale citato e mai menzionati nelle 619 pagine del provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso il 23 gennaio del 2006 nei confronti di Abad Mulubrhane più altri, che ha dato luogo alla c.d. operazione "Abid" di cui la Polizia di Stato ha dato notizia anche con un proprio comunicato pubblicato sul suo sito Internet ufficiale, ove è ancora presente di modo che è conoscibile da chiunque. Inevitabile, a fronte di incolpazioni false e ingiustificate, la querela nei confronti del giornalista e del direttore responsabile della testata Valentino Parlato. Infatti, ora arriva la rettifica (peraltro solo parziale) de "il Manifesto" che nella pagina dedicata a "Lettere e commenti" apparsa nell'edizione del 14 luglio scorso ha scritto: "Nell'articolo di Silvio Messinetti 'La parrocchia di Di Girolamo' (il Manifesto 13/3), nel riferire dei reati contestati nel corso dell'indagine denominata Abid e condotta dalla Dda di Catanzaro e dalla Procura nazionale antimafia, ragioni di sintesi e di impaginazione potrebbero aver indotto il lettore a ritenere nella stessa un coinvolgimento di Don Edoardo Scordio, alla quale questi risulta estraneo. Ce ne scusiamo con l'interessato ed i lettori". "Le scuse si possono cristianamente accettare - ha commentato Don Edoardo Scordio. La cattiva cronaca che inventa fatti gravissimi addossandoli a persone incolpevoli, quella no".